Discorso sopra la calamita/Discorso sopra la calamita: differenze tra le versioni

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Aubrey (discussione | contributi)
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[car. 192 ''recto''.]
 
Riceva V. S. Ill.<sup>ma</sup> tutto dalla prontezza della mia devota servitù.
 
Conforme a quanto dissi in un altro mio discorso, osservo che la debolezza del nostro Intelletto intorno alle cose naturali, ed anco Geometriche, è tale che venendo noi interrogati di qualsivoglia Problema, se vogliamo rispondere per verità, ed aggiustatamente, non possiamo rispondere meglio che con un sincero e schietto NON LO SO; aggiugnendo: ma quando fusse vera la tale, ovvero la tale proposizione, in tal caso la cosa camminerebbe nel tale ovvero nel tal modo; ed insomma la nostra risposta non può essere assoluta, ma sibbene come si suole dire, ''ex suppositione''. Con un esempio geometrico dichiaro meglio il mio pensiero. Se io fossi interrogato da un perito Geometra del modo ch'egli avesse tenuto per quadrare una parabola, io risponderei bene rispondendo NON LO SO, ma se tu avessi osservato uno delli due modi che insegnò {{AutoreCitato|Archimede}}, tu avresti sodisfatto e risoluto il Problema; ovvero se tu avessi tenuta la strada che mostra il signor Galileo, parimenti avresti sodisfatto al quesito; ovvero se ti fussi valso della sottile invenzione del Padre fra {{AutoreCitato|Bonaventura Cavalieri}} avresti ancora quadrata la Parabola, e tutto questo potrei stabilire con le dimostrazioni di questi Grandi Uomini. E perchè i modi di risolvere questi ed altri Problemi possono essere moltissimi, [car. 192 ''verso''.] e forse infiniti, io resterei perplesso, nè potrei mai risolvermi determinatamente in elegger quello del quale quel Geometra si fusse prevalso.
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Facendosi la unione di due pezzi di calamita, è impossibile che la parte settentrionale di una si unisca con la settentrionale di un'altra, nè la meridionale di una con la meridionale di un'altra. Ma sibbene l'unione de' due pezzi si farà congiungendo la meridionale con la settentrionale.
 
{{centratoCentrato|[[[#Figure|fig. I.]]]}}
 
Siano due pezzi di calamita ''A'' e ''B'' e facciasi, se è possibile, l'unione delle lor parti settentrionali ''S'' ed ''S'', è manifesto che il composto di ambedue sarà un corpo che avrà da tutt'a due le bande opposte la parte meridionale ''M'' ed ''M'' [car. 194 ''verso''.] e parimente se l'unione si facesse attaccando insieme le parti meridionali ''M'' ed ''M'', rimarrebbero nelle bande opposte ''S'' ed ''S'' settentrionali. Adunque con l'unione fatta in cotal guisa non si sarebbe fatto un corpo solo di calamita, come si supponeva, la quale di necessità deve avere le due parti opposte una settentrionale e l'altra meridionale, ma, congiungendosi il settentrione della calamita ''A'' con il meridionale della calamita ''B'', vengono a restare le parti opposte di tutto l'aggregato una settentrionale e l'altra meridionale; e così per l'unione delle due calamite si sarà fatta una calamita sola. Adunque è impossibile facendosi l'unione ecc. che era quello che si doveva dimostrare.
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Se sarà un corpo per il quale siano disseminati moltissimi e minutissimi corpuscoli di calamita, i quali stiano in quel corpo disordinati con le loro parti principali, cioè settentrionale e meridionale, ma che siano facilmente mobili, e disposti ad essere da debol forza riordinati; ed ordinati che siano rimanghino in quella ordinata disposizione, se non tutti, almeno la maggior parte di loro. Col toccamento che si farà di cotal corpo sopra una parte ossia settentrionale ovvero meridionale di un pezzo di calamita, quel tal corpo acquisterà la virtù calamitica con tal legge, che quella parte di esso che avrà toccata la settentrionale della calamita acquisterà virtù meridionale e l'altra, senz'altro toccamento, diventerà di virtù settentrionale e s'indirizzerà in buona costituzione ''verso'' le medesime parti della gran calamita, ed avrà forza di comunicare la virtù ad altri corpi, quali siano della stessa natura. Chiamisi cotal corpo, corpo calamitico in primo significato, avvero del primo ordine.
 
{{centratoCentrato|[[[#Figure|fig. II.]]]}}
 
Sia il corpo tale quale abbiamo detto ''A'', nel quale siano sparsi i corpuscoli di calamita confusamente, cioè non siano ordinati come si è detto. Dico che toccando un estremo di detto corpo [car. 195 ''verso''.] la parte settentrionale della calamita ''B'', quel corpo in quella parte acquisterà virtù meridionale, e nell'altra senz'altro toccamento resterà settentrionale. Imperocchè mentre tocca il punto ''S'' settentrionale della calamita con una sua parte, è necessario per la precedente, che i prossimi corpicelli di calamita disseminati nel corpo ''A'' congiungendosi con questi si uniranno, combaciando le lor bande meridionali le settentrionali de' primi, e così faranno il medesimo tutti gli altri che seguono in modo che senza nuovo toccamente, col contatto solo d'una parte del corpo, e d'una parte sola della calamita, tutti i corpicelli sparsi pel corpo ''A'' verranno a ordinarsi con le lor parti meridionali verso l'istessa faccia del corpo, e con la settentrionale verso la parte opposta ed in cotal guisa il corpo ''A'' sarà calamitato, ecc., che era quello che si doveva dimostrare. E questo tal corpo chiamisi calamitico in primo significato, ovvero calamitico di prim'ordine.
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Se due corpi o più, calamitici in primo significato, saranno calamitati col toccamento della medesima parte di un pezzo di calamita, non si potranno unire insieme con quelle due parti che hanno toccata la calamita, nè tampoco con le altre due, ma una di esse si unirà con la contrapposta dell'altro corpo calamitico.
 
{{centratoCentrato|[[[#Figure|fig. III.]]]}}
 
Siano due corpi calamitici in primo significato, quali per maggior dichiarazione siano in forma di saette, e siano calamitati col contatto delle loro cuspidi [car. 196 ''verso''.] dalla parte settentrionale della calamita ''E''. Dico che di tali saette non si può unire la cuspide con la cuspide, nè il calcio con il calcio, ma sibbene la cuspide di una con il calcio dell'altra. Imperocchè, per le cose dimostrate, toccando le due cuspidi il settentrionale verbi grazia della calamita, vengono ad acquistare la virtù meridionale, rimanendo il loro calcio settentrionale; ma di sopra si è dimostrato, che è impossibile farsi l'unione di meridionale con meridionale, nè di settentrionale con settentrionale, adunque è impossibile che due corpi calamitici in primo significato si uniscano insieme con quelle parti che si sono calamitate col toccamento della stessa parte della calamita, la qual cosa si doveva dimostrare.
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{{centrato|Proposizione settima.}}
 
Se un corpo calamitico in primo significato, dopo essere stato calamitato col toccamento di una parte della calamita, sarà di nuovo rivoltato con l'altra sua parte opposta verso la stessa parte della calamita, può essere che perda la virtù calamitica in modo che nè si congiungerà più con altri corpi calamitici, nè si adatterà per se stesso alla retta costruzione della Gran Calamita. Sia un corpo calamitico del primo ordine calamitato con toccamento di una [car 197 ''recto''.] sua parte ''B'', e dalla settentrionale parte di una Calamita: dico che se si rivolterà l'altra parte ''A'' alla medesima settentrionale, può essere che perda la [[[#Figure|fig. IV.]]] virtù diggià acquistata; imperocchè dovendosi per il nuovo toccamento rivoltare i corpuscoli della calamita sparsi nel corpo calamitico, ed essendo necessario, che cotal moto si faccia in tempo, è manifesto, che se il toccamento si farà con così poco tempo che non si rivoltino tutti, ma solo una parte di essi, restando l'altra parte nella prima posizione, ne seguirà che rimanendo tante parti settentrionali di quei corpuscoli, quante meridionali rivoltate verso la medesima banda, la virtù degli uni torrà e detrarrà la forza degli altri in modo che non si vedrà più esercitare in quel corpo la virtù calamitica, se di nuovo non sarà calamitato; anzi rimarrà come estinta.
 
{{centrato|Proposizione ottava.}}
Riga 143:
Se un corpo calamitico in primo significato sarà calamitato col toccamento di una parte della calamita in una sua banda, e poi sarà spinto verso quella stessa parte sopra il dorso della calamita, può essere che perda la virtù.
 
Sia un corpo calamitico in primo significato ''AB'' calamitato col toccamento [[[#Figure|fig. V.]]] di ''B'' e del settentrione ''S'' della calamita ''SM''. Dico che se sarà spinto sopra 'l dorso della calamita verso la parte meridionale ''M'' può essere che perda la virtù. Imperocchè, essendo il corpo ''AB'' calamitato col contatto di ''B'' e del settentrione [car. 198 ''recto''.] ''S'', è manifesto per le cose dimostrate che la parte ''B'' è divenuta di virtù meridionale, dovendosi esser rivoltati i suoi corpuscoli di calamita sparsi con i meridionali verso ''B'', Ma muovendosi il corpo ''AB'' con ''B'' verso ''M'', quei corpuscoli disseminati si rivolgeranno, e se il movimento verso ''M'' del corpo ''AB'' sarà fatto senza dare il debito tempo che tutti si rivolghino, ma solo una parte di essi, e gli altri restino nel loro stato di prima, verranno disordinati, e confusi quei corpuscoli in modo che non potranno operare nè le parti settentrionali nè le meridionali, e così la virtù rimarrà smorzata ed estinta. E però se sarà un corpo calamitico in primo significato calamitato col toccamento ecc., la qual cosa si doveva dimostrare.
 
{{centrato|Proposizione decima.}}
Riga 149:
Se sarà un corpo per la sostanza del quale siano disseminati e sparsi minutissimi corpicelli di calamita, ma confusi e disordinati nella costituzione di quel corpo, in modo però che facilissimamente, e per dir così in istanti, siano mobili, ma abbiano propensione, ossia per la natura di quel corpo, o per altra qualsisia cagione, di ridursi nella lor prima costituzione, e poi dentro a questo corpo sia immerso un corpo di calamita, quel corpo primo acquisterà la virtù calamitica e la conserverà solo mentre gli sarà presente la calamita, la quale rimossa, si perderà la virtù [car. 198 ''verso''.] e questo tal corpo chiameremo corpo calamitico in seconda significazione, ovvero del secondo ordine.
 
{{centratoCentrato|[[[#Figure|fig. VI.]]]}}
 
Sia il corpo ''ABCD'' tale quale abbiamo detto, e ci sia immerso dentro un globo di calamita ''SM''. Dico che il corpo ''ABCD'' acquisterà la virtù calamitica e la conserverà mentre gli sarà presente la calamita ''&c''. Imperocchè essendo la parte S della calamita settentrionale, è necessario che tutti i corpuscoli sparsi nel corpo ''ABCD'' dalla banda ''B'' si unischino con le loro bande meridionali alla settentrionale della calamita, cominciando da' prossimi e contigui alla calamita, ed in conseguenza restano le settentrionali loro verso le parti esterne, alle quali parti settentrionali si uniscono le meridionali de' corpuscoli susseguenti e così di mano in mano, e nel medesimo modo si ordinano i corpuscoli di calamita sparsi nel corpo tra ''M'' e ''D'', ed in cotal guisa avendo il corpo ''ABCD'' le sue parti principali di settentrione e di mezzogiorno, sarà calamitato. Ma, rimossa che fosse la calamita, quei corpuscoli per la lor propensione, o per qual altra che si sia cagione, ritorneranno a confondersi e disordinarsi, e però la virtù si perderà, che era quello che si doveva dimostrare. Chiamisi questo corpo calamitico in seconda significazione ovvero del second'ordine.
Riga 163:
Se sarà un corpo calamitico in primo significato, e sarà sospeso in modo che possa liberamente girare e rivolgersi in se stesso, e orizzontalmente; e presentatogli da vicino un globo di calamita il quale venga girato in se medesimo pure orizzontalmente, sicchè i circoli descritti dalle sue parti siano paralleli all'orizzonte: ancora senz'altro contatto il corpo calamitico si rivolgerà in se stesso, in modo che quando sarà compiuta la revoluzione del globo di calamita, sarà ancora compita la rivoluzione del corpo calamitico.
 
{{centratoCentrato|[[[#Figure|fig. VII]]]}}
 
Sia il corpo calamitico in primo significato ''AB'' sospeso come si propone, e gli sia presentata la calamita ''SM'', e poi venga rivoltata nel modo detto, in se medesima. Dico che ancora il corpo calamitico si rivolgerà in sè stesso, e, fatta che sarà un'intera revoluzione della calamita, sarà ancora fatta un'intera revoluzione del corpo calamitico. Imperocchè, per quello che si è dimostrato di sopra, essendo la parte ''B'' di virtù meridionale, la parte ''S'' della calamita sarà di virtù settentrionale, ed essendo il mezzo circumfuso alla calamita, corpo calamitico in secondo significato, ne seguirà che le due parti verso ''S'' saranno di virtù meridionale, e però mentre la calamita starà ferma, rimarrà ancora fermo il corpo calamitico; ma venendo la calamita rivoltata in sè stessa, è necessario che ancora il corpo calamitico si rivolga, dovendosi sempre far l'unione della banda settentrionale con la banda meridionale, sicchè fatta che sarà la metà della revoluzione della calamita, e trasportata la parte ''S'' in ''M'' ed ''M'' in ''S'', la parte [car. 199 ''verso''] ''B'' sarà in ''A'', e l' ''A'' sarà in ''B'', e così compita che sarà l'intera revoluzione della calamita, sarà ancora compita la revoluzione del corpo calamitico, e negli archi intermedii della revoluzione il corpo calamitico avrà varie e diverse positure ed inclinazioni in rispetto alla calamita; le quali inclinazioni in rispetto alla calamita si vanno mutando secondo il moto della calamita con tal legge e regola che sempre da tutti questi corpi, cioè calamita, calamitico del primo ordine e calamitico di secondo ordine, venga costituito come un corpo solo di calamita.
Riga 179:
{{centrato|Proposizione duodecima. [car. 200 ''recto'']}}
 
Se sarà collocato sopra la gran calamita un corpo calamitico del primo ordine, e lasciatovelo stare per qualche tempo di tre o quattro e più mesi, finalmente acquisterà la virtù della calamita con le medesime condizioni come se avesse toccata la calamita in modo che quella parte del corpo calamitico, che riguarderà la parte del settentrione, della gran calamita, acquisterà virtù meridionale, e l'altra, l'altra settentrionale. E se dopo, il medesimo corpo calamitico sarà rivoltato di sito, e lasciato stare, perderà la prima virtù, ed acquisterà nuova condizione, mutando la virtù settentrionale in meridionale, e la meridionale in settentrionale. Sia collocato sopra la gran calamita ''SBMR'' [[[#Figure|fig. VIII]]] il corpo calamitico in primo significato ''TA'' con la parte ''A'' rivolta verso la banda settentrionale della gran calamita. Dico che acquisterà la virtù calamitica con le leggi e condizioni di sopra spiegate nella proposizione, imperocchè essendo l'emisfero ''BSR'' parte settentrionale è necessario per le cose dimostrate che i corpuscoli di calamita sparsi in ''TA'' si rivoltino verso il globo con le loro bande meridionali, ed in conseguenza le settentrionali saranno rivoltate alla parte opposta. Ma se il medesimo corpo sarà rivoltato in contraria posizione con la parte ''T'' verso il globo, allora i corpuscoli di calamita sparsi per ''AT'' muteranno situazione, e però il corpo AT [car. 200 ''verso''] muterà la virtù, e quella parte, che prima aveva la virtù meridionale, si farà di virtù settentrionale, la qual cosa si doveva dimostrare.
 
{{centrato|Avvertimento.}}