Discorso sopra la calamita/Discorso sopra la calamita: differenze tra le versioni

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{{Qualità|avz=2575%|data=7 luglio 2008|arg=Fisica}}{{Intestazione testi scientifici
| Nome e cognome dell'autore = Benedetto Castelli
| Titolo = Discorso sopra la calamita<ref>Il testo qui presentato è stato presentato da Antonio Favaro in un articolo pubblicato nel BULLETTINO DI BIBLIOGRAFIA E DI STORIA DELLE SCIENZE MATEMATICHE E FISICHE, curato da {{AutoreCitato|Baldassarre Boncompagni}}. Wikisource lo presenta qui come opera a sè stante, inserendo la prima parte dell'articolo di Favaro quale introduzione.</ref>
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| Nome della pagina principale = Discorso sopra la calamita
| Eventuale titolo della sezione o del capitolo = Discorso inedito sopra la calamita
| Anno di pubblicazione = 1639
| Eventuale secondo anno di pubblicazione = 1640
| Secolo di pubblicazione = XVII secolo
| Il testo è una traduzione? =
| Lingua originale del testo =
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E questo basti per ora di aver detto. Se con più lungo e maturo studio mi succederà, come spero, investigare altri particolari, o questi stessi dichiararli meglio, di tutti darò parte a V. S. Ill.<sup>ma</sup>. Intanto la prego a scusarmi se in materia tanto alta la mia bassezza è arrivata poco avanti. Sopra il tutto [car. 206 ''verso''] la supplico a non pubblicare a tutti indifferentemente questo mio qualsisia discorso, ed in particolare a quelli che solo si dilettano di contemplare la Natura, e le grandi opere sue sopra i libri, e sopra mazzi di carte, facendone di essi senza discernimento raccolta grande, empiendone con gravissime spese le stanze intere, nè mai si degnano alzare gli occhi alla contemplazione di questo gran libro dell'Universo, che pure è scritto di mano di Dio: anzi reputano che simile studio sia fatica da uomini vili e meccanici, e non da persone grandi e litterate. Serva solamente a V.S. Ill. per eccitamento di applicare il suo lucidissimo intelletto, a questa tanto nobile contemplazione; ed a me servirà per mia particolare soddisfazione di averla obbedita con l'esercizio della cognizione delle immense opere di Dio, per sollevarmi con l'aiuto suo dalle visibili all'altissima contemplazione delle invisibili ed all'Amore del Divino Maestro e Creatore, Cui Gloria in Saecula.
 
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