Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1913, XVI.djvu/45: differenze tra le versioni

Phe-bot (discussione | contributi)
Alex_brollo: split
 
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Intestazione (non inclusa):Intestazione (non inclusa):
Riga 1: Riga 1:
{{RigaIntestazione||''IL RICCO INSIDIATO''|39|s=si}}
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
{{poem t|
{{poem t|c=goldoni|
Alla pretesa ingiusta per se non è condotta,
Alla pretesa ingiusta per non è condotta,
Lo so che don Emilio l’ha spinta e l’ha sedotta.
Lo so che don Emilio l’ha spinta e l’ha sedotta.
Ei che aspira alle nozze della germana vostra,
Ei che aspira alle nozze della germana vostra,
Di accrescere i suoi bem sollecito si mostra,
Di accrescere i suoi beni sollecito si mostra,
E spera fortunata l’ingiusta pretensione
E spera fortunata l’ingiusta pretensione
Coir arte e la violenza, se non colla ragione:
Coll’arte e la violenza, se non colla ragione:
Spera con una lite confusa e pertinace,
Spera con una lite confusa e pertinace,
Di farvi a caro prezzo comprar la vostra pace.
Di farvi a caro prezzo comprar la vostra pace.
L’oro che i giorni vostri può rendere felici.
L’oro che i giorni vostri può rendere felici,
Non fa contro di voi che suscitar nemici.
Non fa contro di voi che suscitar nemici.
L’invidia e l’avarizia arma degli empi i cuori.
L’invidia e l’avarizia arma degli empi i cuori.
Mille vi stan d’intorno perfidi insidiatori;
Mille vi stan d’intorno perfidi insidiatori;
Chi con trame palesi, chi con coperto inganno.
Chi con trame palesi, chi con coperto inganno,
Tutto l’ingrato mondo cospira a vostro danno.
Tutto l’ingrato mondo cospira a vostro danno.
E chi per voi sol vanta tenero amore in seno.
E chi per voi sol vanta tenero amore in seno,
Forse degli inimici da voi si apprezza meno.
Forse degli inimici da voi si apprezza meno.
Pare un destin, che sempre dei miseri mortali
Pare un destin, che sempre dei miseri mortali
Ai beni della vita sian contrapposti i mali;
Ai beni della vita sian contrapposti i mali;
E che l’uomo medesimo nel più felice stato
E che l’uomo medesimo nel più felice stato
Contro di se congiuri per esser sfortunato.
Contro di congiuri per esser sfortunato.
Sprezzando il propno bene, amando il suo periglio,
Sprezzando il proprio bene, amando il suo periglio,
Qual voi di me sprezzate l’amore ed il consiglio.
Qual voi di me sprezzate l’amore ed il consiglio.
Conte.+ Dei rimproveri vostri quale ragione avete?
Conte.+ Dei rimproveri vostri quale ragione avete?
Riga 26: Riga 26:
Là dove andar io stessa vi vidi poco fa,
Là dove andar io stessa vi vidi poco fa,
Qual affar vi condusse?
Qual affar vi condusse?
Conte.+ Dirò la verità:
Conte.+11 Dirò la verità:
Posso dal buon consiglio talora allontanarmi.
Posso dal buon consiglio talora allontanarmi,
Non mai verso di voi gli obblighi miei scordarmi.
Non mai verso di voi gli obblighi miei scordarmi.
Conobbi l’amor vostro nei dì più sfortunati.
Conobbi l’amor vostro nei dì più sfortunati,
Detesto il reo costume dei sconoscenti ingrati.
Detesto il reo costume dei sconoscenti ingrati.
Veggo, conosco i frutti dell’amicizia vostra:
Veggo, conosco i frutti dell’amicizia vostra:
Piè di pagina (non incluso)Piè di pagina (non incluso)
Riga 1: Riga 1:
</div>

<references/></div>