Pagina:Salgari - Nel paese dei ghiacci.djvu/141: differenze tra le versioni

Silvio Gallio (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Intestazione (non inclusa):Intestazione (non inclusa):
Riga 1: Riga 1:
{{RigaIntestazione||{{Sc|capitolo xiv — il maëlstrom}}|121|riga=si}}
{{RigaIntestazione||{{Sc|capitolo xv — il maëlstrom}}|121|riga=si}}
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 13: Riga 13:
– È probabile, rispose Tompson, che si era fatto oscuro in viso, l’acqua continua a rodere il banco e può spezzarlo prima; oggi anzi sgombreremo i magazzini e faremo imbarcare le provviste e le baleniere. Potremo anche rendere la libertà ai due ''eider'' datemi dal signor Foyn mettendo sotto le loro ali qualche lettera. Auguriamoci che giungano a destinazione.
– È probabile, rispose Tompson, che si era fatto oscuro in viso, l’acqua continua a rodere il banco e può spezzarlo prima; oggi anzi sgombreremo i magazzini e faremo imbarcare le provviste e le baleniere. Potremo anche rendere la libertà ai due ''eider'' datemi dal signor Foyn mettendo sotto le loro ali qualche lettera. Auguriamoci che giungano a destinazione.


Il 29 novembre il ''wacke'' si trovava al 68° di latitudine. La corrente pareva che fosse diventata più rapida, poichè il grande banco si avvicinava rapidamente alle coste della Norvegia.
Il 24 novembre il ''wacke'' si trovava al 68° di latitudine. La corrente pareva che fosse diventata più rapida, poichè il grande banco si avvicinava rapidamente alle coste della Norvegia.


Fu quello l’ultimo giorno che i due comandanti poterono rilevare la latitudine e la longitudine, poichè il 30 il cielo si coperse di nebbie così fitte che impedivano qualsiasi osservazione. Il mare era diventato cattivo e si rompeva con furore contro i margini già rôsi del banco e soffiava impetuoso il vento del nord.
Fu quello l’ultimo giorno che i due comandanti poterono rilevare la latitudine e la longitudine, poichè il 30 il cielo si coperse di nebbie così fitte che impedivano qualsiasi osservazione. Il mare era diventato cattivo e si rompeva con furore contro i margini già rôsi del banco e soffiava impetuoso il vento del nord.