Pagina:Zibaldone di pensieri II.djvu/336: differenze tra le versioni

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<section begin="1" /><!--{{ZbPagina|991}}-->{{Pt|cellino|Marcellino}}, altro di questi pochissimi, e piú antico di {{AutoreCitato|Ambrogio Teodosio Macrobio|Macrobio}}, dice il {{Sc|{{AutoreCitato|Claudio Salmasio|Salmasio}}}} (''Praef. de Hellenistica'', p. 39) ec. Vedi il {{Sc|Fabricius}}, loc. cit., p. 99, nota(b), l. 3, c. 12, § 1. <section end="1" /><section begin="2" />{{ZbPagina|992}}
<section begin="1" /><!--{{ZbPagina|991}}-->{{Pt|{{AutoreCitato|Ammiano Marcellino|cellino}}|}} altro di questi pochissimi, e piú antico di {{AutoreCitato|Ambrogio Teodosio Macrobio|Macrobio}}, dice il {{Sc|{{AutoreCitato|Claudio Salmasio|Salmasio}}}} (''Praef. de Hellenistica'', p. 39) ec. Vedi il {{Sc|Fabricius}}, loc. cit., p. 99, nota(b), l. 3, c. 12, § 1. <section end="1" /><section begin="2" />{{ZbPagina|992}}


Ma del resto i greci di qualunque parte, ancorché sudditi romani, ancorché cittadini romani, ancorché vissuti lungo tempo in Roma o in Italia, ancorché scrivendo precisamente in Italia o in Roma, e in mezzo ai latini, ancorché scrivendo ai romani tanto gelosi del predominio del loro linguaggio, come sí è veduto p. {{ZbLink|982}}-{{ZbLink|983}}, ancorché nel tempo dell’assoluta padronanza ed intiera estensione del dominio della nazione latina, ancorché impiegati in cariche in onori ec. al servizio de’ romani e nella stessa Roma, ancorché finalmente nominati con nomi e prenomi latini, scrissero sempre in greco e non mai altrimenti che in greco. Cosí {{AutoreCitato|Polibio|Polibio}}, familiare, compagno e commilitone del minore Scipione; cosí {{AutoreCitato|Dionigi di Alicarnasso|Dionigi d’Alicarnasso}}, vissuto ventidue anni in Roma; cosí {{AutoreCitato|Arriano|Arriano}} prenominato Flavio ({{Sc|Fabricius}}, ''Bibliotheca Graeca'', III, 269, nota (b)), fatto cittadino romano, senatore, console, caro all’imperatore Adriano e mandato prefetto di provincia armata in Cappadocia; cosí {{AutoreCitato|Dione Crisostomo|Dione Grisostomo}}, cognominato Cocceiano dall’imperatore Cocceio Nerva, vissuto gran tempo in Roma e familiare del detto imperatore e di Traiano; cosí l’altro {{AutoreCitato|Cassio Dione Cocceiano|Dione}} prenominato Cassio e cognominato parimente Cocceiano ec.; cosí {{AutoreCitato|Plutarco|Plutarco}} ec.; cosí {{AutoreCitato|Appiano di Alessandria|Appiano}} ec.; cosí {{AutoreCitato|Flegonte di Tralles|Flegone}} ec.; cosí {{AutoreCitato|Galeno|Galeno}}, prenominato Claudio ec.; cosí Erode Attico, prenominato Tiberio Claudio, ec.; cosí {{AutoreCitato|Plotino|Plotino}} ec. (vedi per ciascuno di questi il Fabricio); cosí quell’{{AutoreCitato|Aulo Licinio Archia|Archia}} poeta ec. (vedi {{AutoreCitato|Marco Tullio Cicerone|Cicerone}} ''pro Archia'').
Ma del resto i greci di qualunque parte, ancorché sudditi romani, ancorché cittadini romani, ancorché vissuti lungo tempo in Roma o in Italia, ancorché scrivendo precisamente in Italia o in Roma, e in mezzo ai latini, ancorché scrivendo ai romani tanto gelosi del predominio del loro linguaggio, come sí è veduto p. {{ZbLink|982}}-{{ZbLink|983}}, ancorché nel tempo dell’assoluta padronanza ed intiera estensione del dominio della nazione latina, ancorché impiegati in cariche in onori ec. al servizio de’ romani e nella stessa Roma, ancorché finalmente nominati con nomi e prenomi latini, scrissero sempre in greco e non mai altrimenti che in greco. Cosí {{AutoreCitato|Polibio|Polibio}}, familiare, compagno e commilitone del minore Scipione; cosí {{AutoreCitato|Dionigi di Alicarnasso|Dionigi d’Alicarnasso}}, vissuto ventidue anni in Roma; cosí {{AutoreCitato|Arriano|Arriano}} prenominato Flavio ({{Sc|Fabricius}}, ''Bibliotheca Graeca'', III, 269, nota (b)), fatto cittadino romano, senatore, console, caro all’imperatore Adriano e mandato prefetto di provincia armata in Cappadocia; cosí {{AutoreCitato|Dione Crisostomo|Dione Grisostomo}}, cognominato Cocceiano dall’imperatore Cocceio Nerva, vissuto gran tempo in Roma e familiare del detto imperatore e di Traiano; cosí l’altro {{AutoreCitato|Cassio Dione Cocceiano|Dione}} prenominato Cassio e cognominato parimente Cocceiano ec.; cosí {{AutoreCitato|Plutarco|Plutarco}} ec.; cosí {{AutoreCitato|Appiano di Alessandria|Appiano}} ec.; cosí {{AutoreCitato|Flegonte di Tralles|Flegone}} ec.; cosí {{AutoreCitato|Galeno|Galeno}}, prenominato Claudio ec.; cosí Erode Attico, prenominato Tiberio Claudio, ec.; cosí {{AutoreCitato|Plotino|Plotino}} ec. (vedi per ciascuno di questi il Fabricio); cosí quell’{{AutoreCitato|Aulo Licinio Archia|Archia}} poeta ec. (vedi {{AutoreCitato|Marco Tullio Cicerone|Cicerone}} ''pro Archia'').