Pagina:Sotto il velame.djvu/37: differenze tra le versioni

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<big>{{Centrato|III.}}</big>
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Ma se l’errar nella selva significa gl’inganni cui l’anima è soggetta "nel nuovo e mai non fatto cammino di questa vita, inganni e niente altro che inganni di imagini di bene, sian pur false, e questi inganni sono causati dall’imperfezione naturale della conoscenza umana, che non è ancora sperta e dottrinata, e sia pur che sperta e dottrinata avrebbe dovuto già essere; come mai Dante dipinge questa selva così oscura e selvaggia e aspra e forte? Per sì leggiera e natural cosa, come mai si gravi parole? In vero, per limitarmi agli effetti della selva sull’anima di chi vi erra dentro, ella
Ma se l’errar nella selva significa gl’inganni cui l’anima è soggetta "nel nuovo e mai non fatto cammino di questa vita", inganni e niente altro che inganni di imagini di bene, sian pur false, e questi inganni sono causati dall’imperfezione naturale della conoscenza umana, che non è ancora sperta e dottrinata, e sia pur che sperta e dottrinata avrebbe dovuto già essere; come mai {{AutoreCitato|Dante}} dipinge questa selva così oscura e selvaggia e aspra e forte? Per sì leggiera e natural cosa, come mai gravi parole? In vero, per limitarmi agli effetti della selva sull’anima di chi vi erra dentro, ella


{{ms|font=0.7pc}}tanto è amara che poco è più morte,</div>
{{ms|font=0.7pc}}tanto è amara che poco è più morte,</div>
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e incute tanta paura, che la rinnova nel pensiero. Se, per esempio, il piacere della donna pietosa è uno dei fatti simboleggiati nella selva, non s’intende tanta paura e tanta amarezza di morte.
e incute tanta paura, che la rinnova nel pensiero. Se, per esempio, il piacere della donna pietosa è uno dei fatti simboleggiati nella selva, non s’intende tanta paura e tanta amarezza di morte.


No: s’intende. Nel Convivio si comentano lungamente questi tre versi della canzone "Le dolci rime d’Amor, ch’io solia":
No: s’intende. Nel {{TestoCitato|Convivio}} si comentano lungamente questi tre versi della canzone "Le dolci rime d’Amor, ch’io solia":
{{ms|font=0.7pc}}<poem>Ma vilissimo sembra, a chi ’l ver guata
{{ms|font=0.7pc}}<poem>Ma vilissimo sembra, a chi ’l ver guata
chi avea scorto il cammino e poscia l’erra,
chi avea scorto il cammino e poscia l’erra,
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Dante dice "che non solamente colui è vile, cioè non gentile, che disceso di buoni è malvagio, ma eziandio è vilissimo". E aggiunge: " Perchè non si
Dante dice "che non solamente colui è vile, cioè non gentile, che disceso di buoni è malvagio, ma eziandio è vilissimo". E aggiunge: "Perchè non si
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