Pagina:Deledda - Nell'azzurro, Milano, Trevisini, 1929.djvu/89: differenze tra le versioni

Divudi85 (discussione | contributi)
Luigi62 (discussione | contributi)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 75%
+
Pagine SAL 100%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 2: Riga 2:
dalla nostra parte, la parte dei deboli, delle silenziose!
dalla nostra parte, la parte dei deboli, delle silenziose!


Perché da noi tutto avveniva in silenzio, senza scandali e raramente: qualche graffiatura sotto il banco, qualche urto che, in caso di scoperta, poteva passare per involontario. Le cause erano grosse: per un pennino, per una macchia di inchiostro, per una castagna rifiutata... Ma le vendette erano più grosse ancora, più belle... per chi poteva profittarne per la prima.
Perchè da noi tutto avveniva in silenzio, senza scandali e raramente: qualche graffiatura sotto il banco, qualche urto che, in caso di scoperta, poteva passare per involontario. Le cause erano grosse: per un pennino, per una macchia di inchiostro, per una castagna rifiutata... Ma le vendette erano più grosse ancora, più belle... per chi poteva profittarne per la prima.


— Signora maestra, Maria mi ha mostrato la lingua!
— Signora maestra, Maria mi ha mostrato la lingua!
Riga 10: Riga 10:
Era il banco più alto, quello delle correzioni, quando la mancanza non era grave; e dove ci si stava sole sole.
Era il banco più alto, quello delle correzioni, quando la mancanza non era grave; e dove ci si stava sole sole.


Maria cercava di protestare, ma invano; e trottava su, dopo aver mostrato davvero la lingua alla accusatrice con la quale diventava nemica acerrima per tutta la mattina. Del resto si era sempre, o quasi sempre, tranquille nelle ore della scuola, chine sui quaderni a disegnare figurine, casette, fiori, geroglifici inesplicabili, che ci procuravano anche essi dei buoni rabbuffi dalle maestre.
Maria cercava di protestare, ma invano; e trottava su, dopo aver mostrato davvero la lingua alla accusatrice con la quale diventava nemica acerrima per tutta la mattina. Del resto si era sempre, o quasi sempre, tranquille nelle ore della scuola, chine sui quaderni a disegnare figurine, casette, fiori, geroglifici inesplicabili, che ci procuravano anche essi dei buoni rabbuffi dalle maestre.


Fu appunto per uno di questi figurini che disegnai arbitrariamente sul quaderno di una {{Pt|compa-|}}
Fu appunto per uno di questi figurini che disegnai arbitrariamente sul quaderno di una {{Pt|compa-|}}