Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, IX.djvu/376: differenze tra le versioni

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{{sc|Florindo}}. Io non posso dire così. Amo Rosaura, e peno ram-
mentandomi d’averla disgutata. Ella lo ha meritato, ma il mio
cuor mi rimprovera di averla troppo villanamente trattata, (parte
{{Ct|t=1.5|v=1|SCENA VI.}}
Beatrice, Rosaura, Eleonora e Corallina.


{{sc|Florindo}}. Io non posso dire così. Amo Rosaura, e peno rammentandomi d’averla disgutata. Ella lo ha meritato, ma il mio cuor mi rimprovera di averla troppo villanamente trattata, {{Ids|(parte)}}
{{Ct|c=scena|SCENA VI.}}
{{ct|c=personaggi|Beatrice, Rosaura, Eleonora ''e'' Corallina.}}
{{sc|Eleonora}}. Avete veduto?
{{sc|Eleonora}}. Avete veduto?


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{{sc|Corallina}}. In fatti, chi mi ha detto del tesoro, non ha fallato.
{{sc|Corallina}}. In fatti, chi mi ha detto del tesoro, non ha fallato.


{{sc|Rosaura}}. Come non ha fallato ? Il tesoro dov’ è ?
{{sc|Rosaura}}. Come non ha fallato? Il tesoro dov’è?


{{sc|Corallina}}. Ecco lì. (accenna la porta dove sono entrati gli uomini)
{{sc|Corallina}}. Ecco lì. {{Ids|(accenna la porta dove sono entrati gli uomini)}}
Una buona tavola, allegra e di buon cuore, è il più bel te-
Una buona tavola, allegra e di buon cuore, è il più bel tesoro del mondo.
soro del mondo.


{{sc|Eleonora}}. Povero mio marito! Si diverte, non fa alcun male.
{{sc|Eleonora}}. Povero mio marito! Si diverte, non fa alcun male.
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{{sc|Beatrice}}. Mi pareva impossibile che Ottavio giocasse.
{{sc|Beatrice}}. Mi pareva impossibile che Ottavio giocasse.


{{sc|Rosaura}}. Florindo è un giovine savio e dabbene, ma mi ha rim-
{{sc|Rosaura}}. Florindo è un giovine savio e dabbene, ma mi ha rimproverata con troppa crudeltà.
proverata con troppa crudeltà.


{{sc|Corallina}}. Vostro danno, signora, dovevate fidarvi di lui, e non
{{sc|Corallina}}. Vostro danno, signora, dovevate fidarvi di lui, e non mostrare tanta curiosità.
mostrare tanta curiosità.


{{sc|Rosaura}}. Me ne ha fatto venir volontà la signora madre.
{{sc|Rosaura}}. Me ne ha fatto venir volontà la signora madre.


{{sc|Beatrice}}. Io non ho fatto per curiosità, l’ ho fatto per impegno.
{{sc|Beatrice}}. Io non ho fatto per curiosità, l’ho fatto per impegno.


{{sc|Eleonora}}. Anch’ io per un puntiglio.
{{sc|Eleonora}}. Anch’io per un puntiglio.


{{sc|Beatrice}}. E che sia la verità, andiamo a casa, che non vuò veder
{{sc|Beatrice}}. E che sia la verità, andiamo a casa, che non vuò veder altro.
altro.


{{sc|Eleonora}}. Sì, andiamo, signora Beatrice, che non paia che vo-
{{sc|Eleonora}}. Sì, andiamo, signora Beatrice, che non paia che vogliamo vedere i fatti degli altri.
gliamo vedere i fatti degli altri.


{{sc|Rosaura}}. Oh Dio ! Chi sa se Florindo mi vorrà più bene ! Vorrei
{{sc|Rosaura}}. Oh Dio! Chi sa se Florindo mi vorrà più bene! Vorrei vedere se mangia, o se sta malinconico.
vedere se mangia, o se sta malinconico.


{{sc|Beatrice}}. Via, via, basta così. {{Ids|(s’avvia per partire)}}
{{sc|Beatrice}}. Via, via, basta così. {{Ids|(s’avvia per partire)}}


{{sc|Corallina}}. Aspettate un momento, vedrò io se il signor Florindo
{{sc|Corallina}}. Aspettate un momento, vedrò io se il signor Florindo mangia, o non mangia. {{Ids|(va a spiare alla porta)}}
mangia, o non mangia. {{Ids|(va a spiare alla porta)}}


{{sc|Eleonora}}. Eh via, che non istà bene spiare alle porte.
{{sc|Eleonora}}. Eh via, che non istà bene spiare alle porte.


{{sc|Beatrice}}. Andiamo, andiamo.
{{sc|Beatrice}}. Andiamo, andiamo.
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