Autorità garante della concorrenza - provvedimento 17284 Mercato dell'editoria scolastica: differenze tra le versioni

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L’adozione dei libri di testo, come stabilisce l’articolo 7 del Decreto legislativo n. 297 del 16 aprile 1994, rientra nei compiti attribuiti al collegio dei docenti, dopo aver sentito il parere dei consigli di interclasse o di classe. Ad ogni modo, la proposta di adozione di un determinato testo viene effettuata dall’insegnante. Il ventaglio di scelta a disposizione degli insegnanti è condizionato dall’attività di promozione dei testi adozionali realizzata dai singoli editori, attraverso una propria rete di promotori e agenti o tramite la figura del concessionario.
Per la scuola secondaria di primo grado, il Ministero della Pubblica Istruzione stabilisce ogni anno il tetto di spesa per la dotazione libraria, che i collegi dei docenti debbono assumere quale limite per le adozioni.
 
Per la scuola secondaria di secondo grado non esiste ad oggi alcun tetto di spesa. Tuttavia, a seguito del recente innalzamento dell’età dell’obbligo scolastico a 16 anni, il Ministero della Pubblica Istruzione sta predisponendo dei tetti massimi di spesa anche per la dotazione libraria del primo biennio della scuola secondaria di primo grado.
 
13. Le deliberazioni di adozione dei libri di testo sono pubblicate nell’albo delle scuole e da queste trasmesse per via telematica all'Associazione Italiana Editori. L’AIE a sua volta raccoglie all’interno di un database elettronico i dati relativi ai testi adottati per materia, autore, titolo, editore e prezzo, da parte di ogni istituto scolastico italiano, distinti per grado e sezione. Le informazioni, relative a tutti gli editori, vengono inoltrate al Ministero della Pubblica Istruzione e messe a disposizione degli operatori (che siano o meno associati) dietro pagamento.
14. Inoltre, benché l’editoria scolastica rappresenti un comparto fondamentale dell’editoria nel suo complesso, non esistono fiere del libro scolastico o manifestazioni equivalenti, che consentano agli insegnanti di valutare l’intera offerta disponibile sul mercato. Nei fatti, l’alveo di scelta dei docenti è limitato alle alternative proposte dai diversi gruppi editoriali, attraverso le attività di promozione svolte sul territorio e quindi determinato in buona misura dalle politiche commerciali attuate dagli editori.
15. In aggiunta, le dinamiche prevalenti nel mercato a monte dei diritti d’autore, diversamente da quanto accade per i testi di altro genere, denotano una scarsa competizione tra gli editori per l’acquisizione dei diritti d’autore relativi ai testi scolastici. Infine, è stata osservata una bassa propensione da parte degli editori ad investire nella produzione di strumenti didattici innovativi (ad esempio, di natura informatica), che potrebbero alterare l’assetto consolidato di mercato. Gli editori sembrano incentrare le innovazioni di prodotto soprattutto sull’elaborazione di edizioni aggiornate dello stesso testo, che non di rado si sostanziano in modifiche marginali, apparendo in tal modo orientate più al contenimento dello sviluppo del mercato secondario dell’usato che non a reali esigenze di revisione.
 
16. Sul piano distributivo, si rileva l’esistenza di un unico canale di vendita rappresentato dalla rete di librerie e cartolibrerie diffuse sul territorio italiano (ad eccezione di una esigua percentuale di testi scolastici distribuiti attraverso la grande distribuzione organizzata).
 
I margini di retribuzione accordati al rivenditore sul prezzo di copertina sono definiti alternativamente dall’editore (quando dispone di una propria rete distributiva) o dal concessionario (qualora l’editore, in genere di piccole dimensioni, si avvalga di tale figura per le attività di promozione e distribuzione).
17. L’insieme degli elementi sopra evidenziati, in merito alle caratteristiche della domanda e dell’offerta, concorre a delineare un quadro competitivo statico e caratterizzato dalla mancanza di incentivi per gli editori ad un vivace confronto concorrenziale, come si evince anche dall’evoluzione delle relative quote di mercato nel corso degli ultimi anni.
 
V. VALUTAZIONI
 
18. Elementi di ordine strutturale, principalmente legati all’esistenza di una domanda derivata e alla conseguente scarsa rilevanza della variabile prezzo, caratterizzano in modo peculiare il funzionamento del mercato in esame.
 
19. Alcuni aspetti tra quelli evidenziati in precedenza inducono tuttavia a ritenere che l’assetto di mercato prevalente sia determinato anche da comportamenti delle imprese volti ad alterare il normale gioco competitivo. A riguardo rileva, in particolare, la stabilità nel tempo delle quote di mercato dei principali operatori che, come visto, risulta essersi attestata negli ultimi cinque anni intorno al 60%, nonché le quote dei quattro principali operatori che, nel medesimo arco temporale, hanno registrato una significativa omogeneità.
 
In tale ambito, peraltro, gli editori sono in grado di conoscere i comportamenti di mercato dei concorrenti utilizzando il database elaborato dall’AIE e messo a disposizione di tutti gli operatori del mercato (associati o meno); tale database contiene infatti informazioni dettagliate sulle tipologie di prodotti e le condizioni di prezzo degli stessi, idonee a determinare un contesto di mercato caratterizzato da elevata trasparenza.
 
20. Quanto descritto induce ad ipotizzare che le significative criticità del mercato in esame siano anche la risultante di attività di coordinamento, poste in essere in seno all’AIE, aventi ad oggetto le politiche commerciali e distributive degli editori.
 
21. L’AIE, in quanto associazione di imprese, può infatti rivolgere alle proprie associate indirizzi sui comportamenti di mercato delle stesse, suscettibili di configurare intese restrittive della concorrenza ai sensi dell’articolo 2 della legge n. 287/90.
RITENUTO, pertanto, che, alla luce delle evidenze raccolte, l’AIE potrebbe aver agevolato un coordinamento delle strategie commerciali delle imprese ad essa aderenti, e che tali comportamenti appaiono suscettibili di configurare intese restrittive della concorrenza ai sensi dell’articolo 2 della legge n. 287/90;
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a) l'avvio dell'istruttoria ai sensi dell'articolo 14, della legge n. 287/90, nei confronti dell’Associazione Italiana Editori, per accertare l'esistenza di violazioni dell’articolo 2 della medesima legge;
 
b) la fissazione del termine di giorni quaranta decorrenti dalla notificazione del presente provvedimento per l'esercizio da parte dei legali rappresentanti delle parti del diritto di essere sentiti, precisando che la richiesta di audizione dovrà pervenire alla Direzione Comunicazioni di questa Autorità almeno quindici giorni prima della scadenza del termine sopra indicato;
 
c) che il responsabile del procedimento è il Dott. Giorgio Nizi;
d) che gli atti del procedimento possono essere presi in visione presso la Direzione Comunicazioni di questa Autorità dai rappresentanti legali delle parti, nonché da persona da essi delegata;
 
e) che il procedimento deve concludersi entro il 31 luglio 2008.
 
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IL SEGRETARIO GENERALE
 
Luigi Fiorentino IL PRESIDENTE
 
IL PRESIDENTE
 
Antonio Catricalà