Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, IX.djvu/97: differenze tra le versioni

Phe-bot (discussione | contributi)
Alex_brollo: split
 
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Intestazione (non inclusa):Intestazione (non inclusa):
Riga 1: Riga 1:
{{RigaIntestazione||''I MERCATANTI''|87|s=si}}
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
<nowiki />
<nowiki />

{{Pt|{{Indentatura}}}}
{{sc|Madamigella}}. Parlate più di morire? {{Ids|(con dolcezza)}}
{{sc|Madamigella}}. Parlate più di morire? {{Ids|(con dolcezza)}}


Riga 21: Riga 21:
{{sc|Giacinto}}. E non mi chiedete altro?
{{sc|Giacinto}}. E non mi chiedete altro?


{{sc|Madamigella}}. Che poss’ io domandarvi di più?
{{sc|Madamigella}}. Che poss’io domandarvi di più?


{{sc|Giacinto}}. Non mi domandate il cuore?
{{sc|Giacinto}}. Non mi domandate il cuore?
Riga 27: Riga 27:
{{sc|Madamigella}}. Non conviene a me ricercarlo.
{{sc|Madamigella}}. Non conviene a me ricercarlo.


{{sc|Giacinto}}. E vero, tocca a me il darvelo; è tutto vostro.
{{sc|Giacinto}}. È vero, tocca a me il darvelo; è tutto vostro.


{{sc|Madamigella}}. Non lo accetto per ora.
{{sc|Madamigella}}. Non lo accetto per ora.
Riga 33: Riga 33:
{{sc|Giacinto}}. Perchè?
{{sc|Giacinto}}. Perchè?


{{sc|Madamigella}}. Sul punto che io vi fo un benefizio, non esigo
{{sc|Madamigella}}. Sul punto che io vi fo un benefizio, non esigo la ricompensa. Il dono del vostro cuore potrebbe ora essere una mercede involontaria: pensateci. Vi lascio in libertà di disporre di voi medesimo. {{Ids|(parte)}}
{{Ct|c=scena|SCENA IX.}}
la ricompensa. 11 dono del vostro cuore potrebbe ora essere
{{ct|c=personaggi|Giacinto ''solo''.}}
una mercede involontaria : pensateci. Vi lascio in libertà di
Sarei un barbaro, se le negassi affetto.<ref>Pap. aggiunge: ''Povera giovine!''</ref> Che massime! Che discorso! Che buon amore! Ma non sono io degno di ottenerla. Suo zio non me l’accorderà<ref>Pap. aggiunge: ''con giustizia''.</ref>. Mio padre non vorrà ch’io la prenda; ed ella, quantunque paia che abbia per me dell’amore, non si fiderà, non mi crederà, si scorderà di me<ref>Il seguito della sc. IX e la $c. X, come si leggono nell’ed. Paperini, vedi in ''Appendice'' (A. III, sc. VIII e IX).</ref>. Ah, temo di ricadere nella mia nera disperazione. {{Ids|(parte)}}
disporre di voi medesimo. (parte
{{Ct|t=1.5|v=1|SCENA IX.}}
Giacinto solo.
Sarei un barbaro, se le negassi affetto. (0 Che massime! Che discorso!
Che buon amore! Ma non sono io degno di ottenerla. Suo
zio non me l’accorderà (2). Mio padre non vorrà ch’ io la pren-
da ; ed ella, quantunque paia che abbia per me dell’ amore,
non si fiderà, non mi crederà, si scorderà di me (3). Ah, temo
di ricadere nella mia nera disperazione. (parte
(I) Pap. aggiunge: Povera giovine! (2) Pap. aggiunge: con giustizia. (3) II se-
guito della se. IX e la $c. X, come si leggono nell’ed. Paperini, vedi in Appendice (A. III,
se. VIII e IX).
{{Pt|</div>}}
Piè di pagina (non incluso)Piè di pagina (non incluso)
Riga 1: Riga 1:
</div>

<references/></div>