Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1909, IV.djvu/402: differenze tra le versioni

Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 75%
+
Pagine SAL 100%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:


l’abbozzo del mio sonetto. Signora Rosaura, vi supplico riscontrarli. {{Ids|(dà due carte a Rosuura)}}
l’abbozzo del mio sonetto. Signora Rosaura, vi supplico riscontrarli. {{Ids|(dà due carte a Rosaura}}


{{sc|Brighella}}. Sior Dottor, se la me permette, dirò, per la verità, che son sta mi, che d’ordine del sior Fiorindo ho ordinà la serenada, e che me son trova presente, quando colle so man l’ha butta quel sonetto sul terrazzin.
{{sc|Brighella}}. Sior Dottor, se la me permette, dirò, per la verità, che son sta mi, che d’ordine del sior Fiorindo ho ordinà la serenada, e che me son trova presente, quando colle so man l’ha butta quel sonetto sul terrazzin.
Riga 8: Riga 8:
{{sc|Lelio}}. Ah, ah, rido come un pazzo. Non poteva io preparare alla signora Rosaura una commedia più graziosa di questa. Un giovinastro sciocco e senza spirito fa fare una serenata, e non si palesa autore di essa. Compone un sonetto, e lo getta sul terrazzino, e si nasconde, e tace; sono cose che fanno crepar di ridere. Ma io ho resa la scena ancor più ridicola, mentre colle mie spiritose invenzioni ho costretto lo stolido a discoprirsi. Signor incognito, che pretendete voi? Siete venuto a discoprirvi un poco tardi. La signora Rosaura è cosa mia; ella mi ama, il padre suo me l’accorda, e alla vostra presenza le darò la mano di sposo.
{{sc|Lelio}}. Ah, ah, rido come un pazzo. Non poteva io preparare alla signora Rosaura una commedia più graziosa di questa. Un giovinastro sciocco e senza spirito fa fare una serenata, e non si palesa autore di essa. Compone un sonetto, e lo getta sul terrazzino, e si nasconde, e tace; sono cose che fanno crepar di ridere. Ma io ho resa la scena ancor più ridicola, mentre colle mie spiritose invenzioni ho costretto lo stolido a discoprirsi. Signor incognito, che pretendete voi? Siete venuto a discoprirvi un poco tardi. La signora Rosaura è cosa mia; ella mi ama, il padre suo me l’accorda, e alla vostra presenza le darò la mano di sposo.


{{sc|Pantalone}}. (Oh che muso! Oh che lengua!) {{Ids|(da sè)}}
{{sc|Pantalone}}. (Oh che muso! Oh che lengua!) {{Ids|(da sè}}


{{sc|Dottore}}. Adagio un poco, signore dalle spiritose invenzioni. Dunque, signor Fiorindo, siete innamorato di Rosaura mia figlia?
{{sc|Dottore}}. Adagio un poco, signore dalle spiritose invenzioni. Dunque, signor Fiorindo, siete innamorato di Rosaura mia figlia?