Pagina:Vittorio Adami, Varenna e Monte di Varenna (1927).djvu/201: differenze tra le versioni

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et castelli delle sodette giurisditioni per il più distrutti et rovinati et per ragione ammessa et dependente da esse giurisditioni se gli paga ogni anno per conventione in luogo dei datii, ossia censo dominicale così intitotato cioè:
<section begin="s1" />et castelli delle sodette giurisditioni per il più distrutti et rovinati et per ragione ammessa et dependente da esse giurisditioni se gli paga ogni anno per conventione in luogo dei datii, ossia censo dominicale così intitotato cioè:


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Dalle informazioni prese sul feudo della Valsassina nei primi di Giugno del 1647, in occasione dell’entrata in possesso del nuovo feudatario conte Don Giulio Monti, si apprende non esservi dazi nel comune di Perledo ed altre regalie eccetto il bollino del vino. Si apprende anche che i focolari in Perledo sono 22, comprese le donne. Iacopo Pizzotta ed Emilio Arrigoni che non abitano a Milano ma che vogliono essere annoverati fra gli abitanti<ref>A. S. M. Fondi Camerali, Val Sassina anno 1647.</ref>.
Dalle informazioni prese sul feudo della Valsassina nei primi di Giugno del 1647, in occasione dell’entrata in possesso del nuovo feudatario conte Don Giulio Monti, si apprende non esservi dazi nel comune di Perledo ed altre regalie eccetto il bollino del vino. Si apprende anche che i focolari in Perledo sono 22, comprese le donne. Iacopo Pizzotta ed Emilio Arrigoni che non abitano a Milano ma che vogliono essere annoverati fra gli abitanti<ref>A. S. M. Fondi Camerali, Val Sassina anno 1647.</ref>.<section end="s1" />




{{Centrato|USI E COSTUMANZE}}
<section begin="s2" />{{Centrato|USI E COSTUMANZE}}
Nel secolo XVII continua l’uso di stabilire, con un regolare contratio notarile, anche nelle arti più umili; i reciproci obblighi tra padrone e garzone di bottega. Ecco un atto relativo all’assunzione di un garzone calzolaio:
Nel secolo XVII continua l’uso di stabilire, con un regolare contratio notarile, anche nelle arti più umili; i reciproci obblighi tra padrone e garzone di bottega. Ecco un atto relativo all’assunzione di un garzone calzolaio:


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Joannes Maria Rayna filius quondam ''Francisci'' habitator Burgi Varenae Ducatus Mediolani parte una et Joannes Maria Matia filius quondam
Joannes Maria Rayna filius quondam ''Francisci'' habitator Burgi Varenae Ducatus Mediolani parte una et Joannes Maria Matia filius quondam<section end="s2" />