Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, IX.djvu/23: differenze tra le versioni
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''{{Pt|cipe|Principe}} Cristiano, che non potesse essere dalla sua parentela onorato. E chi bramasse raccolti leggere in poche pagine i nomi eccelsi de’ RANGONI, le Imprese loro, le Dignità, i Governi, i Comandi, i Domini, le Parentele, i Meriti e le Maraviglie, troverà nel Tomo VII del Moreri<ref>''Edizione magnifica del 1748, si vende da Francesco Pitteri in Venezia.'' {{Smaller|''[nota originale]''}}</ref>, alla lettera R., pag. 343 ed in colonne 20 che seguono, Soggetti degnissimi di poema e d’istoria.'' |
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cipe Cristiano, che non potesse essere dalla sua parentela onorato. |
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E chi bramasse raccolti leggere in poche pagine i nomi eccelsi |
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de’ RANGONI, le Imprese loro, le Dignità, i Governi, i Co- |
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mandi, i Domini, le Parentele, i Meriti e le Maraviglie, troverà |
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nel Tomo VII del Moreri (a), alla lettera R., pag. 3 A3 ed in |
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colonne 20 che seguono, Soggetti degnissimi di poema e d’istoria. |
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Delle qualità ammirabili che adornano poi V E. V., non posso |
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io cimentarmi a discorrere, senza temer di adombrarle. Sono elleno |
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bastantemente palesi, e comunemente si sa, essere Ella il vero |
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modello del Cavalier dotto, magnanimo e di gentilezza ripieno. |
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Si sa ch’Ella e nata per proteggere e beneficare; ed è un ef- |
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fetto di codesta sua virtù dolcissima e prediletta la somma beni- |
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gnità, ond’Ella risguardare si degna l’umilissima persona mia, e |
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le Opere che da me sono o da’ Torchi o dalle Scene prodotte. |
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Questa Commedia, che ha per titolo i Mercatanti, è una di quelle |
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che in Venezia e in Livorno, dove l’ho fatta rappresentare, ebbe |
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un esito fortunato. V. E. non V ha veduta ancora, ed io mi prendo |
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che meno spiacciono al di Lei gusto finissimo e delicato, ma tanta |
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fiducia ho nel di Lei animo generoso, che nell’atto medesimo di |
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la fortuna di essere da Lei protetto, è sicuro che non gli venga |
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negata grazia veruna; onde se non avrà Ella motivo di essere |
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damente all’È. V. inchinandomi, ho l’onore di essere pieno di |
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venerazione e di ossequio |
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''Delle qualità ammirabili che adornano poi V E. V., non posso io cimentarmi a discorrere, senza temer di adombrarle. Sono elleno bastantemente palesi, e comunemente si sa, essere Ella il vero modello del Cavalier dotto, magnanimo e di gentilezza ripieno. Si sa ch’Ella è nata per proteggere e beneficare; ed è un effetto di codesta sua virtù dolcissima e prediletta la somma benignità, ond’Ella risguardare si degna l’umilissima persona mia, e le Opere che da me sono o da’ Torchi o dalle Scene prodotte. Questa Commedia, che ha per titolo ''i Mercatanti'', è una di quelle che in Venezia e in Livorno, dove l’ho fatta rappresentare, ebbe un esito fortunato. V. E. non l’ha veduta ancora, ed io mi prendo l’ardire di presentargliela, accompagnata da questo mio ossequiosissimo foglio. Non so, se avrà la fortuna di andar fra quelle che meno spiacciono al di Lei gusto finissimo e delicato, ma tanta fiducia ho nel di Lei animo generoso, che nell’atto medesimo di comunicargliela, all’altissima protezione sua vivamente la raccomando, e col di Lei nome autorevole in fronte la pubblico per mezzo delle stampe. Questo è un ardir assai grande, ma chi ha la fortuna di essere da Lei protetto, è sicuro che non gli venga negata grazia veruna; onde se non avrà Ella motivo di essere internamente di questa Commedia mia persuasa, la proteggerà non ostante, appunto per questo, perche ne avrà più bisogno: e profondamente all’E. V. inchinandomi, ho l’onore di essere pieno di venerazione e di ossequio'' |
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Umiliss. Devotiss. ed Obbligatiss. Serv. |
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{{locco a destra|{{Centrato|''Umiliss. Devotiss. ed Obbligatiss. Serv.''<br>{{Sc|Carlo Goldoni.}}}}}} |
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Carlo Goldoni. |
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(a) Edizione magnìfica del 1 748, si vende da Francesco Pilleri in Venezia. |
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