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Versione delle 16:41, 15 feb 2020


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legna del coverchio dell’arca di S. Domenico, opera insigne per i fregi, festoni, frutta, fiori, statue, puttini di squisita fattura con dotti con somma diligenza; Giovanni dell’Aquila, Matteo di Gaeta, Giovanni di Napoli, ricordati dal Muntz; Giovacchino di Giovanni, Vincenzo Storiale, Nicola e Filippo Rabicano, Giovanni di Gigante, Andrea di Castellammare, Cristofaro Majorani, Mazzeo Felice, Mariano Volpe, rivendicati alla storia dell’arte ed altri, tra cui molti insigni nostri Abruzzesi, de’quali facemmo cenno e che qui sarebbe lungo ed inutile ripetere. Quale opera di arte ricorda degnamente questi valorosi? Quale largo campo è apparecchiato per chi voglia scrivere una completa e coscienziosa storia artistica delle Provincie del Mezzogiorno!...

Oggi, scriveva Camillo-Minieri-Riccio, la storia si scrive in modo ben diverso da qello che si praticò per lo addietro: la critica ed i documenti hanno cambiato gli avvenimenti ed hanno dato ad essi un aspetto affatto nuovo. Perciò ben pochi scrittori possono acconciarsi a siffatto sistema, perchè con esso non si può formare un volume in qualche mese o in qualche anno: ma vi è necessario lo studio indefesso degli Archivii per anni molti e non interrotti» 1.

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La storia politica e civile della città di Aquila potrebbe da sè sola fornire all’ingegno abruzzese largo campo di utili studii; giacché tra tutte le città dell’antico Reame delle due Sicilie, per il suo glorioso passato, per la sua cultura letteraria ed artistica, per la parte principalissima che prese in tutti gli avvenimenti, lieti o tristi, che dal XIII secolo, epoca della sua fondazione, fino a’giorni nostri sconvolsero le provincie del mezzogiorno, occupa senza dubbio uno de’ primi posti.

Narrare questi avvenimenti, non è nostro compito, e, a dire il vero, tale compito noi non ci arrogheremmo, sia per non ripetere cose a tutti notissime, sia perchè sarebbe estraneo all’indole del libro che scriviamo. É certo però che la cospicua Città

  1. De’ Grandi Ufficiali dei Regno di Sicilia dal 1265 al 1285.