Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, VII.djvu/482: differenze tra le versioni

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la tranquillità, la contentezza dell’ cimmo sarebbe il sommo bene
che si sospira. Io questa felicità l’ ho perduta. Io sono in una
perpetua guerra con mio marito. Guerra per altro, che da lui
si promove al mio povero cuore, il quale altro non cerca che
compiacerlo. Il conte Ottavio, che mi amò un tempo colla
maggior tenerezza, che faticò per avermi, che mi fu per un
armo il più tenero, il più amabile sposo, ora non mi guarda, non
parla, fugge l’ occasion di vedermi, divide il letto, e mi tratta
come s’ io fossi la sua più fiera nemica. {{Ids|(piange)}}


la tranquillità, la contentezza dell’animo sarebbe il sommo bene che si sospira. Io questa felicità l’ho perduta. Io sono in una perpetua guerra con mio marito. Guerra per altro, che da lui si promove al mio povero cuore, il quale altro non cerca che compiacerlo. Il conte Ottavio, che mi amò un tempo colla maggior tenerezza, che faticò per avermi, che mi fu per un anno il più tenero, il più amabile sposo, ora non mi guarda, non parla, fugge l’occasion di vedermi, divide il letto, e mi tratta come s’io fossi la sua più fiera nemica. {{Ids|(piange)}}
{{sc|Beatrice}}. Compatisco il vostro stato. Ma per qual motivo venite
da me a fare una simile lamentazione?


{{sc|Beatrice}}. Compatisco il vostro stato. Ma per qual motivo venite da me a fare una simile lamentazione?
{{sc|Rosaura}}. Oh Dio I Compatitemi. Vengo da voi, ed eccone la
ragione. So che mio marito frequenta la vostra converscizione.
So che voi avete la bontà di soffrirlo, e convien dire che
siate buona davvero, se tollerar sapete il suo difficile tempe-
ramento. Siccome fa egli stima di voi, so che vi ascolterà con
rispetto. Vi supplico pertanto, quanto so e quanto posso, vi
supplico colle lagrime agli occhi, spremute dal più casto, dal
più sincero amor comugale, parlategli voi per me. Ditegli che
un cavaliere onorato non dee maltrattare la moglie onesta ; che
il sagro vincolo del matrimonio dee escludere ogni altro affetto ;
che la carità, l’ umanità, la coscienza, le leggi del cielo, quelle
della natura insegnano amar chi ama, comandano amar chi si
deve, minacciano i traditori, gì’ ingrati. Ditegli ... Oh Dio ! Voi
saprete dire e immaginare ragioni di queste mie più forti e
convincenti. Voi direte cento migliori cose, che a me non pos-
sono essere dall’ ignoranza mia suggerite. {{Ids|(piange)}}


{{sc|Rosaura}}. Oh Dio! Compatitemi. Vengo da voi, ed eccone la ragione. So che mio marito frequenta la vostra conversazione. So che voi avete la bontà di soffrirlo, e convien dire che siate buona davvero, se tollerar sapete il suo difficile temperamento. Siccome fa egli stima di voi, so che vi ascolterà con rispetto. Vi supplico pertanto, quanto so e quanto posso, vi supplico colle lagrime agli occhi, spremute dal più casto, dal più sincero amor coniugale, parlategli voi per me. Ditegli che un cavaliere onorato non dee maltrattare la moglie onesta; che il sagro vincolo del matrimonio dee escludere ogni altro affetto; che la carità, l’umanità, la coscienza, le leggi del cielo, quelle della natura insegnano amar chi ama, comandano amar chi si deve, minacciano i traditori, gl’ingrati. Ditegli ... Oh Dio! Voi saprete dire e immaginare ragioni di queste mie più forti e convincenti. Voi direte cento migliori cose, che a me non possono essere dall’ignoranza mia suggerite. {{Ids|(piange)}}
{{sc|Beatrice}}. (Mi confonde ; non la capisco), (da se) Ma ... vostro

marito, se non ascolta voi, non ascolterà neanche me.
{{sc|Beatrice}}. (Mi confonde; non la capisco). {{Ids|(da )}} Ma ... vostro marito, se non ascolta voi, non ascolterà neanche me.


{{sc|Rosaura}}. Talora fanno colpo i consigli de’ buoni amici.
{{sc|Rosaura}}. Talora fanno colpo i consigli de’ buoni amici.


{{sc|Beatrice}}. Credete voi ch’ io sia buon’ amica di vostro marito ?
{{sc|Beatrice}}. Credete voi ch’io sia buon’amica di vostro marito?


{{sc|Rosaura}}. Sì. Di lui, di me, e di tutta la nostra casa.
{{sc|Rosaura}}. Sì. Di lui, di me, e di tutta la nostra casa.


{{sc|Beatrice}}. Come credete ch’ egli pratichi in casa mia ?
{{sc|Beatrice}}. Come credete ch’egli pratichi in casa mia?


{{sc|Rosaura}}. Come praticare si può e si deve con una dama savia,
{{sc|Rosaura}}. Come praticare si può e si deve con una dama savia, onorata e discreta, quale voi siete.
onorata e discreta, quale voi siete.
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