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Leggi Romane. 55 $3te-, preffo il celebre Noodt, il quale ciò con evidenza va in diverfi luoghi dimoftrando. ( a% Il malanno, e la confufione s’aumenta vìe maggiormente, quando (ì trovano di certe leggi,• che nè da, alcuno antico Giureconfulto prò» vengono, nè da Triboniano, nè dai fuoi colleghi tono Hate nel volume delle Leggi di Giuftiniano inferite, ma che fono un mero parto di qualche ardito in un ed ignorante Legulejo de’tempi poderiori, il quale lì è prefo la libertà di aggiugnere al vero tedo i fuoi proprj arzigogoli, e le fconciature fue, che poi da altri furono copiate tali, e quali, e riputate per tedi finceri, coficchè paiTarono poi in tutti quegli efemplari, che dampati furono ne’fecoli feguentijoche ancora manofcritti giacciono nelle biblioteche. Gran temerità in vero fu quefta di sì fatti Legulei, che di grandidìmi errori ha cagionato, e molte faife dottrine partorite. Ma pur tale furfanteria fi è non poche volte, e da non pochi commeffa, e conviene ormai, che noi dudiamo fu libri per fi enorme maniera guadati.. D all un’occhiata alla Leg. 57. D. de contrah. emt. e chiunque avrà un pò di Giurilprudenza in teda, potrà agevolmente fcoprire, come tutto quel fedo dal paragrafo primo fino alla fine fia dato fenza verun dubbio fabbricato di pianta da qualche ignoranraccio, che non deve appena aver faputo i primi principi delle Leggi. Lo ( a") Noodt lib. I, Probab. c. 9. & 1 o. Vijj’ert. lib< Uh 6, <2 alibi. D 4