Pagina:Deledda - Colombi e sparvieri, Milano, 1912.djvu/301: differenze tra le versioni
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«Dev’esser malato ed ha paura di morire», pensò nascondendo la lettera sotto il guanciale. |
«Dev’esser malato ed ha paura di morire», pensò nascondendo la lettera sotto il guanciale. |
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Il vecchio sedette sullo sgabello senza salutare, quasi fosse abituato ad entrar tutti i momenti da Jorgj, e solo dopo alcuni istanti domandò: |
Il vecchio sedette sullo sgabello senza salutare, quasi fosse abituato ad entrar tutti i momenti da Jorgj, e solo dopo alcuni istanti domandò: |
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— Ebbene, come andiamo? |
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— Bene, — disse Jorgj con un filo di voce. |
— Bene, — disse Jorgj con un filo di voce. |
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E tacquero. Che dovevano dirsi? Troppe cose, per poterle esprimere con semplici parole. |
E tacquero. Che dovevano dirsi? Troppe cose, per poterle esprimere con semplici parole. |
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Il nonno tornò ad accomodarsi la berretta, si guardò attorno per accertarsi che era proprio lì, nella stamberga di Jorgj Nieddu, e finalmente disse: |
Il nonno tornò ad accomodarsi la berretta, si guardò attorno per accertarsi che era proprio lì, nella stamberga di Jorgj Nieddu, e finalmente disse: |
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— Non ti rechi meraviglia se son qui: dovevo venir prima, ma molte cose me ne hanno distolto. Io devo domandarti un parere.... Che vogliamo fare, dimmi? Dobbiamo denunziare Dionisi Oro? |
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Jorgj rispose senza esitare: |
Jorgj rispose senza esitare: |