Pagina:Deledda - Colombi e sparvieri, Milano, 1912.djvu/308: differenze tra le versioni
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— Sì, sì, dormite, dormite.... |
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Ma una figura armata, preceduta da due cani allegri, apparve in fondo alla straducola, su, su, come emergendo dalla valle; si disegnò nera e grande sullo sfondo lunare, e cantando, accompagnata da un tintinnìo di catenelle, di sproni, di campanellini, attraversò la strada solitaria. Tutto il paese parve risvegliarsi; i cani abbaiavano, l’eco rispondeva, e la voce del dottore che andava alla caccia della lepre riempì di vibrazione il silenzio della notte. |
Ma una figura armata, preceduta da due cani allegri, apparve in fondo alla straducola, su, su, come emergendo dalla valle; si disegnò nera e grande sullo sfondo lunare, e cantando, accompagnata da un tintinnìo di catenelle, di sproni, di campanellini, attraversò la strada solitaria. Tutto il paese parve risvegliarsi; i cani abbaiavano, l’eco rispondeva, e la voce del dottore che andava alla caccia della lepre riempì di vibrazione il silenzio della notte. |
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{{Centrato|{{Smaller|Amore, mistero....<br/>Solenne, profondo....}}}} |
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Amore, mistero.... |
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Solenne, profondo.... |
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Pretu origliava alla porta del suo padrone; il lume era spento, tutto taceva nella stamberga. Pian pianino rientrò lasciando la porta spalancata perchè entrasse un po’ di chiarore: trasse l’involtino, si fece il segno della croce, prese col dito un po’ dell’unto portentoso e in punta di piedi s’avvicinò al letto. |
Pretu origliava alla porta del suo padrone; il lume era spento, tutto taceva nella stamberga. Pian pianino rientrò lasciando la porta spalancata perchè entrasse un po’ di chiarore: trasse l’involtino, si fece il segno della croce, prese col dito un po’ dell’unto portentoso e in punta di piedi s’avvicinò al letto. |