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Versione delle 10:15, 1 feb 2020

56 i - d’amore e desiderio

de l’amore è quella che lega prima la volontá de l’amante e di poi a quella tutta la persona insieme.

Sofia. Non è dubbio che gli amanti patiscono molte afflizioni finché abbino conseguito quel che piú desiderano; ma di poi tutta la fortuna viene in bonaccia. Di sorte che queste pene piú presto procedono dal desiderio de la cosa non avuta, che dal proprio amore di quella.

Filone. Né ancora in questo parli come esperta. Perché, di quelli amanti che le lor pene cessano con l’acquisto de la carnale dilettazione, l’amore loro non depende da la ragione, ma da l’appetito carnale; e, come di sopra t’ho detto, le loro pene e passioni son carnali, ma non spirituali come quelle immense di mirabile penetrazione e d’intollerabil pongimento che sentono quelli amanti l’amor de’ quali da ragione depende. Questi tali per carnai delettazione non ricevono al dolore remedio, né a l’amore mitigazione; anzi ti dico e affermo che, se le pene loro prima erano grandi, dipoi di tale unione sono molto maggiori e piú incomportabili.

Sofia. Qual’è la causa che, avendo quel che desiderano, la passione sua debbi crescere?

Filone. Perché tal amore è desiderio d’unione perfetta de l’amante ne la persona amata; la quale non può essere se non con la totale penetrazione de l’uno ne l’altro. Questo negli animi che sono spirituali è possibile: perché li spirituali incorporei con li mentali ed efficacissimi effetti si possono contrapenetrare, unirsi e convertirsi in uno. Ma in li diversi corpi che ciascuno di loro ricerca proprio luogo segnalato, questa tale unione e penetrazione, respetto de la desiderata, resta dipoi del desiderio piú ardente di quella unione, che perfettamente non si può conseguire. E procurando sempre la mente l’intera conversione ne la persona amata, lassa la propria, essendo sempre con maggiore affezione e pena per il mancamento de l’unione: la quale né ragione né volontá né prudenzia possono limitare, né resisterli.

Sofia. Mi pare che l’animo alquanto consenta a le tue ragioni. Ma una cosa mi resta in ogni modo strana di conce-