Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, VII.djvu/119: differenze tra le versioni
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L’AUTORE |
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{{caolettera|Q}}UESTA è una di quelle Commedie che accennai nel mio manifesto<ref>Alludesi al manifesto dell’ed. Paperini. che uscì nella primavera del 1753.</ref>, essere da me credute meno degne delle altre di veder la luce del Mondo; ma il manifesto del ''Bettinelli'', anteriore al mio, pubblicato da lui coll’assenso del ''Medebach'', nominandole tutte, e tutte al pubblico promettendole, mi ha obbligato a stamparle, perchè non si dicesse l’edizione mia imperfetta essere, e mancante. Egli è ben vero però, che prima di darle al torchio le ho prese seriamente per mano, le ho riformate, e questa precisamente posso dire d’averla intieramente rifatta. Ella ne avea bisogno; pochissimo incontro ha fatto sopra la scena, quantunque la parte principale della ''Castalda'' sostenuta fosse dalla celebre ''Corallina''<ref>Maddalena Marliani: vedi la ''Nota stor. del Teatro comico'' (vol. IV). e le ''Memorie'' di Goldoni.</ref>, tanto ne’ fogli miei decantata e tanto universalmente applaudita. Fu quella la prima volta ch’io ebbi il piacer di scrivere per la brava Attrice; pochissimo io l’avea veduta recitare per avanti, onde non aveva ancor bene il suo carattere rilevato, come in appresso poi mi riuscì di colpirlo nella ''Serva amorosa'', nella ''Locandiera'' ed in tante altre. Io ebbi sempre nello scrivere, ed ho tuttavia, un precetto asprissimo, che gli altri Scrittori per lo passato non hanno avuto, quello cioè di adattare la Commedia alla compagnia degli Attori, e non poterli scegliere<ref>Così il testo.</ref> per la rappresentazione delle Opere |
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A CHI LEGGE (’). |
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mie. Da ciò ne avviene, che conosciuto da me il valore d’un Personaggio, rade volte m’inganno, e poco felici riescono alcune scene, quando incerto sono di chi le debba rappresentare. Per me nessun Personaggio è inutile. Ciascheduno ha qualche carattere particolare, che può servire al Teatro; chi più, chi meno, egli è vero, |
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QUESTA è una di quelle Commedie che accennai nel mio |
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manifesto (2), essere da me credute meno degne delle altre |
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di veder la luce del Mondo; ma il manifesto del Bettinelli, em- |
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teriore al mio, pubblicato da lui coli’assenso del Medebach, nomi- |
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nandole tutte, e tutte al pubblico promettendole, mi ha obbligato |
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a stamparle, perchè non si dicesse l’edizione mia imperfetta essere, |
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e mancante. Egli è ben vero però, che prima di darle al torchio |
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le ho prese sericimente per mano, le ho riformate, e questa preci- |
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samente posso dire d’averla intieramente rifatta. Ella ne avea bi- |
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sogno ; pochissimo incontro ha fatto sopra la scena, quantunque la |
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parte principale della Castalda sostenuta fosse dalla celebre Coral- |
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lina (3), tanto ne’ fogli miei decantata e tanto universalmente ap- |
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plaudita. Fu quella la prima volta ch’io ebbi il piacer di scrivere |
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per la brava Attrice ; pochissimo io l’avea veduta recitare per avanti, |
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onde non aveva ancor bene il suo carattere rilevato, come in ap- |
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presso poi mi riuscì di colpirlo nella Serva amorosa, nella Locandiera |
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ed in tante altre. Io ebbi sempre nello scrivere, ed ho tuttavia, un |
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precetto asprissimo, che gli altri Scrittori per lo passato non hanno |
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avuto, quello cioè di adattare la Commedia alla compagnia degli |
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Attori, e non poterli scegliere (4) per la rappresentazione delle Opere |
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mie. Da ciò ne avviene, che conosciuto da me il valore d’un |
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Personaggio, rade volte m’ingarmo, e poco felici riescono alcune |
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scene, quando incerto sono di chi le debba rappresentare. Per me |
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nessun Personaggio è inutile. Ciascheduno ha qualche carattere par- |
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ticolare, che può servire al Teatro ; chi più, chi meno, egli è vero, |
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rinì di Firenze. (2) AUudesi al manifesto dell’ed. Paperini. che uscì nella primavera del |
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1753. (3) Maddalena Marliani : vedi la Nola slor. del Teatro comico (voi. IV). e le Me- |
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moTic di Goldoni. (4) Così il testo. |