Pagina:Cento vedute di Firenze antica, 1789.djvu/211: differenze tra le versioni

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{{capolettera|P}}{{Sc|iazza Santa Trinita nel 1485}}, riprodotta in fondo a un affresco di Domenico Ghirlandaio, che vedesi nella cappella Sassetti in Santa Trinita e rappresenta un miracolo di san Francesco. A sinistra si vede il {Palazzo Spini col sedile e varie tettoie, in mezzo il ponte con al di là diverse case e a destra l’antica e interessante facciata di Santa Trinita demolita, e adattata all’interno, quando fu sostituita nel 1593 dall’attuale del Buontalenti. Il palazzo attiguo, che, trasformato, è oggi dei Brogi, appare all’inizio della sua costruzione.
{{capolettera|P}}{{Sc|iazza Santa Trinita nel 1485}}, riprodotta in fondo a un affresco di Domenico Ghirlandaio, che vedesi nella cappella Sassetti in Santa Trinita e rappresenta un miracolo di san Francesco. A sinistra si vede il Palazzo Spini col sedile e varie tettoie, in mezzo il ponte con al di là diverse case e a destra l’antica e interessante facciata di Santa Trinita demolita, e adattata all’interno, quando fu sostituita nel 1593 dall’attuale del Buontalenti. Il palazzo attiguo, che, trasformato, è oggi dei Brogi, appare all’inizio della sua costruzione.


{{smaller|{{Sc|Raccolta topografica degli Uffizi.}} — Fotografia dei Fratelli Alinari.}}<section end="s1" />
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{{capolettera|P}}{{Sc|iazza della Signoria nel 1515}}, secondo {{AutoreCitato|Giorgio Vasari|Giorgio Vasari}} autore dell’affresco esistente nella ''Sala di Leone X'', nel Palazzo della Signoria, e rappresentante quel papa che in quell’anno vi passa con grande corteggio recandosi a Bologna ad incontrar Francesco I. A destra sorge il palazzo con la ringhiera dove si vedono il vecchio Marzocco e il ''David'' di {{AutoreCitato|Michelangelo Buonarroti|Michelangelo}} collocatovi nel 1504. Poi, di scorcio, seguono la chiesa di S. Piero Scheraggio, le case sostituite oggi dagli {{Wl|Q16335227|Uffizi}} e la {{Wl|Q839746|Loggia dei Lanzi}}. Sotto l’arco di destra si vede la ''Giuditta'' di Donatello, levata dalla ringhiera dodici anni prima per far posto al ''David'', e sotto quello di sinistra l'''Ercole'' fatto dal Bandinello, proprio per quell’occasione, come scrive il Vasari: «Ma l’anno 1515, nell’andare a Bologna passando per Firenze papa Leone X, la città, per onorarlo, tra gli altri molti ornamenti ed apparati, fece fare sotto un arco della loggia di piazza, vicino al palazzo, un colosso di braccia nove e mezzo, e lo dette a Baccio» .
{{capolettera|P}}{{Sc|iazza della Signoria nel 1515}}, secondo {{AutoreCitato|Giorgio Vasari|Giorgio Vasari}} autore dell’affresco esistente nella ''Sala di Leone X'', nel Palazzo della Signoria, e rappresentante quel papa che in quell’anno vi passa con grande corteggio recandosi a Bologna ad incontrar Francesco I. A destra sorge il palazzo con la ringhiera dove si vedono il vecchio Marzocco e il ''David'' di {{AutoreCitato|Michelangelo Buonarroti|Michelangelo}} collocatovi nel 1504. Poi, di scorcio, seguono la chiesa di S. Piero Scheraggio, le case sostituite oggi dagli Uffizi e la Loggia dei Lanzi. Sotto l’arco di destra si vede la ''Giuditta'' di Donatello, levata dalla ringhiera dodici anni prima per far posto al ''David'', e sotto quello di sinistra l’''Ercole'' fatto dal Bandinello, proprio per quell’occasione, come scrive il Vasari: «Ma l’anno 1515, nell’andare a Bologna passando per Firenze papa Leone X, la città, per onorarlo, tra gli altri molti ornamenti ed apparati, fece fare sotto un arco della loggia di piazza, vicino al palazzo, un colosso di braccia nove e mezzo, e lo dette a Baccio».


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