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{{Pt|tanto|intanto}} i gravi torbidi, che funestarono gli ultimi anni di papa Gregorio XIII<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Leopold von Ranke|L. Ranke}}}}, ''Die römischen Päpste'', Berlin, 1845, I, 379-441.</ref>, il brigantaggio e le numerose risse e fatti di sangue nelle vie di Roma, attrassero un poco l’attenzione del nostro diarista<ref>''Diarium'', 26 IV, 27 V, 29 XI 1583 &c.</ref>; qua e là nel suo diario troviamo parecchi accenni ai fatti più importanti, che avvennero in Roma. Al debole Gregorio XIII successe il 24 aprile 1585 {{AutoreCitato|Papa Sisto V|Sisto V}}, l’energico frate di Montalto, che purgò lo Stato ecclesiastico dai briganti e dai malfattori ed iniziò colla sua inesorabile severità un salutare regime, i cui benefici eflfetti si risentirono per molti anni dopo la sua morte<ref>''Diarium'', 24 IV, i a 5 l’1585. Vedi {{Sc|Ranke}}, op. cit. 1, 441 sgg.; {{Sc|{{AutoreCitato|Jean Charles Léonard Simonde de Sismondi|Sismondi}}}}, ''Hist. des rèpubl. ital''. &c. X, 215 sgg.; {{Sc|{{AutoreCitato|Alexander von Hübner|Hübner}}}}, ''Sixte Quint'', I, livre III, p. 255 sgg.; {{Sc|{{AutoreCitato|Casimiro Tempesti|Tempesti}}}}, ''Storia di Sisto V'', I, lib. {{Sc|v-ix}}, pp. 127 sgg.</ref>. Anche l’Alaleone subì l’influenza del nuovo pontefice; non osò più annotare nel suo diario nemmeno gli avvenimenti più innocenti che accadevano, e si rinchiuse nel suo cerimoniale.
{{Pt|tanto|intanto}} i gravi torbidi, che funestarono gli ultimi anni di papa Gregorio XIII<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Leopold von Ranke|L. Ranke}}}}, ''Die römischen Päpste'', Berlin, 1845, I, 379-441.</ref>, il brigantaggio e le numerose risse e fatti di sangue nelle vie di Roma, attrassero un poco l’attenzione del {{AutoreCitato|Paolo Alaleone de Branca|nostro diarista}}<ref>''{{TestoAssente|Diarium}}'', 26 IV, 27 V, 29 XI 1583 &c.</ref>; qua e là nel suo diario troviamo parecchi accenni ai fatti più importanti, che avvennero in Roma. Al debole {{AutoreCitato|Papa Gregorio XIII|Gregorio XIII}} successe il 24 aprile 1585 {{AutoreCitato|Papa Sisto V|Sisto V}}, l’energico frate di Montalto, che purgò lo Stato ecclesiastico dai briganti e dai malfattori ed iniziò colla sua inesorabile severità un salutare regime, i cui benefici eflfetti si risentirono per molti anni dopo la sua morte<ref>''Diarium'', 24 IV, i a 5 l’1585. Vedi {{Sc|Ranke}}, op. cit. 1, 441 sgg.; {{Sc|{{AutoreCitato|Jean Charles Léonard Simonde de Sismondi|Sismondi}}}}, ''Hist. des rèpubl. ital''. &c. X, 215 sgg.; {{Sc|Hübner}}, ''Sixte Quint'', I, livre III, p. 255 sgg.; {{Sc|{{AutoreCitato|Casimiro Tempesti|Tempesti}}}}, ''Storia di Sisto V'', I, lib. {{Sc|v-ix}}, pp. 127 sgg.</ref>. Anche l’Alaleone subì l’influenza del nuovo pontefice; non osò più annotare nel suo diario nemmeno gli avvenimenti più innocenti che accadevano, e si rinchiuse nel suo cerimoniale.


Contrariamente quindi a quanto suppose lo {{AutoreCitato|Alexander von Hübner|Hübner}}<ref>Loc. cit. II, livre {{Sc|iii}}.</ref>, il diario dell’Alaleone ha ben poca importanza per la storia politica del pontificato di Sisto V.
Contrariamente quindi a quanto suppose lo {{AutoreCitato|Alexander von Hübner|Hübner}}<ref>Loc. cit. II, livre {{Sc|iii}}.</ref>, il diario dell’Alaleone ha ben poca importanza per la storia politica del pontificato di Sisto V.