Pagina:Cento vedute di Firenze antica, 1789.djvu/27: differenze tra le versioni

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{{capolettera|V}}{{Sc|eduta di Firenze del 1352}}, frescata ai piedi di una figura simbolica della {{Wl|Q336392|Misericordia}} nella sala del Commissario del {{Wl|Q3685001|Bigallo}}, ora del Consiglio. Oggi nell’iscrizione si legge la data 1342 ma per alterazione di qualche restauratore, poiché gli storici riferiscono d’accordo il 1352. È inutile dire che ci vediamo d’innanzi una veduta sommaria, nella quale sono riprodotti i principali edifici, e i vani, fra di loro, riempiti di poche e minori costruzioni che possono dare un’idea del tipo architettonico predominante, ma non di singole e speciali fabbriche. Anzi, nemmeno sull’ubicazione e sull’aspetto preciso degli edifici principali è da far conto, poiché, spesso, chi guarda è costretto a lavorar d’induzioni pel riconoscimento di quelli meno caratteristici. Ad ogni modo a noi è parso interessante riprodurla come saggio e su tutto perchè il {{Wl|Q732511|Battistero}} e il {{Wl|Q191739|Duomo}}vi sono ritratti con relativa accuratezza, e il Duomo si mostra con parte della facciata in seguito demolita e col campanile rimasto all’altezza cui l’aveva condotto {{Wl|Q311031|Andrea Pisano}}, morto nel 1348. Di questa veduta {{Wl|Q1459953|Vincenzo Borghini}} produce una copia in un ms. di sue ''Memorie e Notizie di Antichità'' (Bibl. Nazionale, classe XXV, 551 — già Strozziano, 828).
{{capolettera|V}}{{Sc|eduta di Firenze del 1352}}, frescata ai piedi di una figura simbolica della ''{{Wl|Q336392|Misericordia}}'' nella sala del Commissario del {{Wl|Q3685001|Bigallo}}, ora del Consiglio. Oggi nell’iscrizione si legge la data 1342 ma per alterazione di qualche restauratore, poichè gli storici riferiscono d’accordo il 1352. È inutile dire che ci vediamo d’innanzi una veduta ''sommaria'', nella quale sono riprodotti i principali edifici, e i vani, fra di loro, riempiti di poche e minori costruzioni che possono dare un’idea del tipo architettonico predominante, ma non di singole e speciali fabbriche. Anzi, nemmeno sull’ubicazione e sull’aspetto preciso degli edifici principali è da far conto, poichè, spesso, chi guarda è costretto a lavorar d’induzioni pel riconoscimento di quelli meno caratteristici. Ad ogni modo a noi è parso interessante riprodurla come saggio e su tutto perchè il {{Wl|Q732511|Battistero}} e il {{Wl|Q191739|Duomo}}vi sono ritratti con relativa accuratezza, e il Duomo si mostra con parte della facciata in seguito demolita e col campanile rimasto all’altezza cui l’aveva condotto {{Wl|Q311031|Andrea Pisano}}, morto nel 1348. Di questa veduta {{Wl|Q1459953|Vincenzo Borghini}} produce una copia in un ms. di sue ''Memorie e Notizie di Antichità'' (Bibl. Nazionale, classe XXV, 551 — già Strozziano, 828).


{{smaller|{{Sc|Raccolta topografica degli Uffizi}}. — Fotografia dei Fratelli Alinari.}}
{{smaller|{{Sc|Raccolta topografica degli Uffizi}}. — Fotografia dei Fratelli Alinari.}}