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Dopo che la scienza è stata a servizio della barbarie o meglio si è moltiplicata per la barbarie, (secondo la suggestiva espressione del Boutroux), la scienza dovrà contribuire ad elevare il sentimento della solidarietà umana dopo la guerra1.

Questo sentimento in Italia prima dell'immane conflitto, non fu sordo alla voce di alcun dolore. Sarà ora sordo all'appello di quella... popolazione delle trincee, scampata al grande macello ed alle orrende mutilazioni, ma pollante con se l’impronta di tutti i disagi e di tutti i contagi e mutilazioni di organi, che nessuno apparecchio e nessuna rieducazione professionale potranno più


    denze migliori a favore dei combattenti e delle loro famiglie. La vita moderna ha sviluppato il sentimento della solidarietà nazionale e dell’assistenza sociale; per cui, anche in Italia, sono sorti dovunque Associazioni e Comitati per gli invalidi di guerra, che vogliono, con altri Enti pubblici, integrare e completare l’opera dello Stato. Così, accanto ai varii Istituti «prò mutilati» si sono visti aprire mano a mano Istituti per tubercolotici, per sordi, per muti, per ciechi, per nevropatici e psicopatici... e financo per l’assistenza medico legale degli invalidi di guerra. In Roma si pubblica un Bollettino della Federazione nazionale dei comitati di assistenza ai militari, ciechi, storpi, mutilati, ecc.

  1. Solo il Governo germanico (triste e malvagio esempio !) ha proibito mesi or sono l’esportazione delle pubblicazioni medico-scientifiche temendo che le miriadi di soldati doloranti delle nazioni nemiche possano profittare dei nuovi ritrovati della scienza medica teutonica!