Pagina:Deledda - Cosima, Milano, Treves, 1937.djvu/229: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
<section begin=1 /> |
<section begin="1" /> |
||
quel tempo giovanile. Tra i più riusciti quello del primo capitolo de ''II paese del vento'': «Piccola, scura, diffidente e sognante come una beduina [Io son di saracino sangue ardente..., cominciava una poesia intitolata Noi pubblicata in «Sardegna artistica» nel febbraio del 1893] che pur dal limite della sua tenda intravvede, ai confini del deserto, i miraggi d’oro di un mondo fantastico, raccoglievo negli occhi il riflesso della vastità ardente...». Ivi, a pag. 12, ritroveremo nel cortile un mufloncino che ci riconduce a quello dello straordinario racconto di Proto, pag. 29 di ''Cosima''. Altra bella storia di muflone malinconico e fedele nella prima parte del romanzo ''II vecchio e i fanciulli'' (1928). Nel racconto intitolato ''Il mio padrino'' in ''II dono di Natale'' la D. ricorda il dono che il padrino per appunto le fece di un piccolo muflone. |
quel tempo giovanile. Tra i più riusciti quello del primo capitolo de ''II paese del vento'': «Piccola, scura, diffidente e sognante come una beduina [Io son di saracino sangue ardente..., cominciava una poesia intitolata Noi pubblicata in «Sardegna artistica» nel febbraio del 1893] che pur dal limite della sua tenda intravvede, ai confini del deserto, i miraggi d’oro di un mondo fantastico, raccoglievo negli occhi il riflesso della vastità ardente...». Ivi, a pag. 12, ritroveremo nel cortile un mufloncino che ci riconduce a quello dello straordinario racconto di Proto, pag. 29 di ''Cosima''. Altra bella storia di muflone malinconico e fedele nella prima parte del romanzo ''II vecchio e i fanciulli'' (1928). Nel racconto intitolato ''Il mio padrino'' in ''II dono di Natale'' la D. ricorda il dono che il padrino per appunto le fece di un piccolo muflone. |
||
<section end=1 /> |
<section end="1" /> |
||
Pag. 102. |
Pag. 102. |
||
<section begin=2 /> |
<section begin="2" /> |
||
Sullo scandalo che fecero a Nuoro i primi scritti stampati della D. vedi la cit. ''Casa paterna'' in ''Nell’azzurro'' e ''Primi passi'' in «Corriere della Sera» del 21 giugno |
Sullo scandalo che fecero a Nuoro i primi scritti stampati della D. vedi la cit. ''Casa paterna'' in ''Nell’azzurro'' e ''Primi passi'' in «Corriere della Sera» del 21 giugno 1930. |
||
<section end=2 /> |
<section end="2" /> |
||
Pag. 119. |
Pag. 119. |
||
<section begin=3 /> |
<section begin="3" /> |
||
Il frantoio delle olive e la pittoresca adunata di gente del popolo riapparirà in ''Cenere'', Cap. III. Le osservazioni fatte sul linguaggio e le superstizioni di cui più avanti, a pag. 122, la D. raccolse in un articolo apparso in «Rivista delle tradizioni italiane» diretta da Angelo De Gubernatis, intitolato ''Tradizioni popolari nuoresi''. |
Il frantoio delle olive e la pittoresca adunata di gente del popolo riapparirà in ''Cenere'', Cap. III. Le osservazioni fatte sul linguaggio e le superstizioni di cui più avanti, a pag. 122, la D. raccolse in un articolo apparso in «Rivista delle tradizioni italiane» diretta da Angelo De Gubernatis, intitolato ''Tradizioni popolari nuoresi''. |
||
<section end=3 /> |
<section end="3" /> |
||
Pag. 123. |
Pag. 123. |
||
<section begin=4 /> |
<section begin="4" /> |
||
''Rami caduti'': in realtà ''Anime oneste'' (1895) con prefazione di Ruggero Bonghi, datata da Torre del Greco il 28 agosto 1895. La Deledda fu incoraggiata a scrivere questo romanzo dalla direttrice della casa editrice milanese L. F. Cogliati («La Casa Cogliati vuole che io scriva un romanzo all’inglese, un romanzo famigliare d’anime buone e gentili»; e romanzo famigliare è specificato nel sottotitolo del libro. In un primo tempo il titolo doveva essere Gli onesti. Lettera a Epaminonda Provaglio del novembre 1894). La prefazione fu sollecitata dalla stessa editrice che era in grande amicizia col Bonghi e gli passò le bozze del romanzo. Ma il vero «lancio» della romanziera<section end=4 /> |
''Rami caduti'': in realtà ''Anime oneste'' (1895) con prefazione di Ruggero Bonghi, datata da Torre del Greco il 28 agosto 1895. La Deledda fu incoraggiata a scrivere questo romanzo dalla direttrice della casa editrice milanese L. F. Cogliati («La Casa Cogliati vuole che io scriva un romanzo all’inglese, un romanzo famigliare d’anime buone e gentili»; e romanzo famigliare è specificato nel sottotitolo del libro. In un primo tempo il titolo doveva essere Gli onesti. Lettera a Epaminonda Provaglio del novembre 1894). La prefazione fu sollecitata dalla stessa editrice che era in grande amicizia col Bonghi e gli passò le bozze del romanzo. Ma il vero «lancio» della romanziera<section end="4" /> |