Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/20: differenze tra le versioni

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{{Smaller block|Pag. 496, lin. 26, ''operazioni'' in luogo di ''opposizioni'', che è nella stampa originale — pag. 497, lin. 6, ''apparisce'' in luogo di ''appariscie'' — pag. 497, lin. 20, ''e alterazione è perfezion'' in luogo di ''è alterazione e perfezion'' — pag. 498, lin. 10, ''parte'' in luogo di ''parti'' — pag. 503, lin. 33, ''eclisse del Sole non'' in luogo di ''eclisse non'' — pag. 504, lin. 3, ''le più chiare montuose'' in luogo di ''le più oscure montuose'' — pag. 505, lin. 23-24, ''lucido non men'' in luogo di ''lucido men'' — pag. 505, lin. 32, ''osservarono'' in luogo di ''osservano'' — pag. 506, lin. 25, ''perpetuamente'' in luogo di ''per natura'' — pag. 507, lin. 28, ''Moto retto par'' in luogo di ''Moto par'' — pag. 508, lin. 27, ''dell'animale'' in luogo di ''de gli alterabili'' — pag. 509, lin. 5, ''nelle'' in luogo di ''alle'' pag. 509, lin. 12, ''moto annuo della'' in luogo di ''moto della'' — pag. 512, lin. 18, ''per la linea'' in luogo di ''per linea'' — pag. 514, lin. 11, ''ossi mobili tutti'' in luogo di ''ossi tutti'' (cfr. le post. 4<sup>a</sup> e 5<sup>a</sup> della pag. 283) — pag. 514, lin. 13-14, ''facilmente'' in luogo di ''naturalmente'' — pag. 516, lin. 30, ''nelle parti'' in luogo di ''nella parte'' — pag. 516, lin. 35, ''può reciprocamente operare'' in luogo di ''più reciprocamente opera'' — pag. 517, lin. 1, ''dal mare che dalla'' in luogo di ''del mare che dalla'' — pag. 517, lin. 11, ''La'' in luogo di ''Le'' — pag. 517, lin. 28, ''Si'' in luogo di ''Mi'' — pag. 519, lin. 17, ''inescusabile'' in luogo di ''scusabile''.}}
{{Smaller block|Pag. 496, lin. 26, ''operazioni'' in luogo di ''opposizioni'', che è nella stampa originale — pag. 497, lin. 6, ''apparisce'' in luogo di ''appariscie'' — pag. 497, lin. 20, ''e alterazione è perfezion'' in luogo di ''è alterazione e perfezion'' — pag. 498, lin. 10, ''parte'' in luogo di ''parti'' — pag. 503, lin. 33, ''eclisse del Sole non'' in luogo di ''eclisse non'' — pag. 504, lin. 3, ''le più chiare montuose'' in luogo di ''le più oscure montuose'' — pag. 505, lin. 23-24, ''lucido non men'' in luogo di ''lucido men'' — pag. 505, lin. 32, ''osservarono'' in luogo di ''osservano'' — pag. 506, lin. 25, ''perpetuamente'' in luogo di ''per natura'' — pag. 507, lin. 28, ''Moto retto par'' in luogo di ''Moto par'' — pag. 508, lin. 27, ''dell'animale'' in luogo di ''de gli alterabili'' — pag. 509, lin. 5, ''nelle'' in luogo di ''alle'' pag. 509, lin. 12, ''moto annuo della'' in luogo di ''moto della'' — pag. 512, lin. 18, ''per la linea'' in luogo di ''per linea'' — pag. 514, lin. 11, ''ossi mobili tutti'' in luogo di ''ossi tutti'' (cfr. le post. 4<sup>a</sup> e 5<sup>a</sup> della pag. 283) — pag. 514, lin. 13-14, ''facilmente'' in luogo di ''naturalmente'' — pag. 516, lin. 30, ''nelle parti'' in luogo di ''nella parte'' — pag. 516, lin. 35, ''può reciprocamente operare'' in luogo di ''più reciprocamente opera'' — pag. 517, lin. 1, ''dal mare che dalla'' in luogo di ''del mare che dalla'' — pag. 517, lin. 11, ''La'' in luogo di ''Le'' — pag. 517, lin. 28, ''Si'' in luogo di ''Mi'' — pag. 519, lin. 17, ''inescusabile'' in luogo di ''scusabile''.}}


Mentre stimammo di dover sanare, in questi modi diversi, quei trascorsi dell’edizione principe che, a nostro giudizio, sono da attribuire al poco accurato tipografo, abbiamo, per contrario, restituito in tutto il resto la lezione originale, che, più o meno, era stata ritoccata nelle precedenti ristampe, specialmente quanto alla lingua<sup>nota</sup>: non abbiamo poi avuto alcun dubbio circa la legittimità di molti altri passi, ne’ quali ben si avverte che per la limpida espressione del pensiero manca qualche parola, oppure si desidererebbe una sintassi più regolare; poichè siamo d’avviso, che certo procedere men preciso o addirittura un po’ negletto, certi anacoluti viziosi, che in altri autori non verrebbe fatto d’incontrare e che nella prosa moderna sarebbero incomportabili, siano invece propri della prosa di Galileo, la quale, e in ciò sta molta parte del suo valore artistico, tiene assai (in questo ''Dialogo'' più forse che in altre opere) degli atteggiamenti bonari e punto aristocratici con cui potrebbe configurare il proprio pensiero una colta persona nella conversazione, non avendo nè tempo nè voglia di ricercare una forma di perfezione squisita<sup>nota</sup>. Dall’edizione principe ci siamo
Mentre stimammo di dover sanare, in questi modi diversi, quei trascorsi dell’edizione principe che, a nostro giudizio, sono da attribuire al poco accurato tipografo, abbiamo, per contrario, restituito in tutto il resto la lezione originale, che, più o meno, era stata ritoccata nelle precedenti ristampe, specialmente quanto alla lingua<ref>L’indice delle materie, che è in fine dell’opera, è stato in particolar modo alterato nelle precedenti edizioni. — In quel tratto della Giornata quarta nel quale {{Sc|Galileo}} si giovò del suo ''Discorso del flusso e reflusso del mare'' e ne trascrisse quasi alla lettera dei lunghi brani (cfr. specialmente da pag. 454, lin. 8, in poi di questo volume con pag. 383, lin. 33 e seg., del vol. V). il confronto col ''Discorso'' ci suggerì qualche emendamento che abbiamo indicato più sopra; ma dove non era necessario correggere, rispettammo le differenze di lezione offerte dal ''Dialogo''.</ref>: non abbiamo poi avuto alcun dubbio circa la legittimità di molti altri passi, ne’ quali ben si avverte che per la limpida espressione del pensiero manca qualche parola, oppure si desidererebbe una sintassi più regolare; poichè siamo d’avviso, che certo procedere men preciso o addirittura un po’ negletto, certi anacoluti viziosi, che in altri autori non verrebbe fatto d’incontrare e che nella prosa moderna sarebbero incomportabili, siano invece propri della prosa di Galileo, la quale, e in ciò sta molta parte del suo valore artistico, tiene assai (in questo ''Dialogo'' più forse che in altre opere) degli atteggiamenti bonari e punto aristocratici con cui potrebbe configurare il proprio pensiero una colta persona nella conversazione, non avendo nè tempo nè voglia di ricercare una forma di perfezione squisita<ref>A pag. 89, lin. 36, conserviamo tanto, sebbene correlativo di quanta (lin. 35), avvisando che sia stato attratto dal genero dei seguenti quanto (lin. 37) e tanto (pag. 90, lin. 1). A pag. 215, lin. 3, rispettiamo la singolare omissione di ''cominciò'' davanti ad ''a dir''.</ref>. Dall’edizione principe ci siamo


<ref>L’indice delle materie, che è in fine dell’opera, è stato in particolar modo alterato nelle precedenti edizioni. — In quel tratto della Giornata quarta nel quale {{Sc|Galileo}} si giovò del suo ''Discorso del flusso e reflusso del mare'' e ne trascrisse quasi alla lettera dei lunghi brani (cfr. specialmente da pag. 454, lin. 8, in poi di questo volume con pag. 383, lin. 33 e seg., del vol. V). il confronto col ''Discorso'' ci suggerì qualche emendamento che abbiamo indicato più sopra; ma dove non era necessario correggere, rispettammo le differenze di lezione offerte dal ''Dialogo''.</ref>
<ref>A pag. 89, lin. 36, conserviamo tanto, sebbene correlativo di quanta (lin. 35), avvisando che sia stato attratto dal genero dei seguenti quanto (lin. 37) e tanto (pag. 90, lin. 1). A pag. 215, lin. 3, rispettiamo la singolare omissione di ''cominciò'' davanti ad ''a dir''.</ref>