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{{Stanza|111}}È di terso diaspro il bel lavoro
{{Ottava|111}}È di terso diaspro il bel lavoro
de l’urna che l’inchiostro in sé ricetta.
de l’urna che l’inchiostro in sé ricetta.
Fuso, in vece d’inchiostro, havvi de l’oro,
Fuso, in vece d’inchiostro, havvi de l’oro,
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ricche del Gange e preziose arene.
ricche del Gange e preziose arene.


{{Stanza|112}}Con questo a gloria mia vo’ che tu scriva
{{Ottava|112}}Con questo a gloria mia vo’ che tu scriva
versi soavi e teneri d’Amore.
versi soavi e teneri d’Amore.
Ed io qualor su la Castalia riva
Ed io qualor su la Castalia riva
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tutte le grazie mie, tutti i miei vezzi.
tutte le grazie mie, tutti i miei vezzi.


{{Stanza|113}}La stella mia, che quando il Sol vien fora
{{Ottava|113}}La stella mia, che quando il Sol vien fora
ultima cade, e ’n ciel sorge la prima,
ultima cade, e ’n ciel sorge la prima,
quella che sveglia a salutar l’Aurora
quella che sveglia a salutar l’Aurora
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furor divino a la tua mente infonda. —
furor divino a la tua mente infonda. —


{{Stanza|114}}Disse, e giá fuor de’ tenebrosi orrori
{{Ottava|114}}Disse, e giá fuor de’ tenebrosi orrori
traea di vive perle il corno pieno
traea di vive perle il corno pieno
Cinthia, e spargea di cristallini albori
Cinthia, e spargea di cristallini albori