Manifesto di Praga del movimento per la lingua internazionale esperanto: differenze tra le versioni

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Qui di seguito è una traduzione del celebre manifesto di Praga del movimento per la lingua internazionale esperanto (traduzione da: [http://www.esperanto.it FEI], federazione esperantista italiana). Tale manifesto è stato pubblicato nel luglio 1996, per l'appunto, a Praga. I sette brevi articoli sono preceduti dalla seguente '''premessa''':<br>
 
''Noi, membri del movimento mondiale per la promozione della lingua internazionale esperanto, indirizziamo questo manifesto a tutti i governi, a tutte le organizzazioni internazionali e a tutte le persone di buona volontà, dichiariamo la nostra ferma intenzione di continuare a lavorare per il perseguimento degli obbiettivi qui di seguito espressi e invitiamo ciascuna organizzazione e ciascun singolo individuo a unirsi ai nostri sforzi in tal senso. Lanciato nel 1887 come progetto di lingua ausiliaria per la comunicazione internazionale, e sviluppatosi rapidamente in una lingua viva e ricca di espressività, l'esperanto funziona già da oltre un secolo per unire gli uomini al di là delle barriere linguistiche e culturali, mentre gli obbiettivi di coloro che lo usano non hanno perduto nulla della loro importanza e della loro attualità. Né l'utilizzazione a livello mondiale di alcune lingue nazionali, né i progressi nella tecnica delle comunicazioni, né il ritrovamento di nuovi metodi d'insegnamento delle lingue potranno realizzare i seguenti principi, che noi consideriamo essenziali per un giusto ed efficente ordine linguistico.''
Lanciato nel 1887 come progetto di lingua ausiliaria per la comunicazione internazionale, e sviluppatosi rapidamente in una lingua viva e ricca di espressività, l'esperanto funziona già da oltre un secolo per unire gli uomini al di là delle barriere linguistiche e culturali, mentre gli obbiettivi di coloro che lo usano non hanno perduto nulla della loro importanza e della loro attualità. Né l'utilizzazione a livello mondiale di alcune lingue nazionali, né i progressi nella tecnica delle comunicazioni, né il ritrovamento di nuovi metodi d'insegnamento delle lingue potranno realizzare i seguenti principi, che noi consideriamo essenziali per un giusto ed efficente ordine linguistico.''
 
==Democrazia==