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DI MEDICINA.
DI MEDICINA. 57

Di vna donna molto tempo moleftata da mol
Di una donna molto tempo molestata da mol
itudine de vermi nel corpo, ne mai medio
titudine de vermi nel corpo, ne mai medico
conobbe il Tuo male: &C ancora dì vn
conobbe il suo male: et ancora dì un
ontadino che ogni giorno gettaua dieci»
contadino che ogni giorno gettava dieci,
quindici vermi per bocca: &amendue
e quindici vermi per bocca: et amendue
I J turno Tubi to Tana ti con quedo noftro rimeli
furno subito sanati con questo nostro rimedio.
/ dio. Gap. V»
Cap. V.
’da vari] e diucrfi medici, nè mai alcuno datogli

rimedio conuenicnte al fuo male, accadendo,a_ forte, che ella’ràgionaffe del fuo difetto col
Essendo una bellissima donna Romana per
mie precettore } e m aratagli andò fi egli alti rimedi]
la lunghezza del male più volte medicata
già fatti noli badeffe cpnfeguito la fri firn a
da varij e diversi medici, nè mai alcuno datogli
à finità, in vltimo dopo molte dimande gli difie,
rimedio conveniente al suo male, accadendo
- fe ella v t o leu a,-pigliare vn bocconcino di %-uc - t0 p er ^
a sorte, che ella ragionasse del suo difetto col
t chero rofata quantoLhe vna cafiagna, ilquale virosi*
mio precettore, e maravigliandosi egli alli rimedij
e lui glielo haurebbe mandato,per ilquale egli ff>e
già fatti non havesse conseguito la pristina
n raua la fua finità, il eh e lei volentieri accettati
sanità, in ultimo dopo molte dimande gli disse,
dojfubito la fera gli fuportato, La mattina po,«feia a me par fe mille anni per rit ornar e, & vedi
se ella voleva pigliare un bocconcino di
dcre che co fa mai patena fare tal boccone ad vn
zucchero rosato quanto che una castagna, il quale
è( male co fi lungo,e quafi incurabile, Ondò intrar
lui glielo havrebbe mandato, per il quale egli
e- ti, che noi foffimo in capa fua,quefla donna ci
sperava la sua sanità, il che lei volentieri accettando,
ip venne incontro allegrijjima,dioifè che per pri «5
subito la sera gli fu portato. La mattina poscia
oi mafempre fìaua lafia,e di mala vogliale riderla
a me parse mille anni per ritornare, et
C$ do difi, lofphggtfafWa, ’& il pèrche vel dirò,
vedere che cosa mai poteva fare tal boccone ad un
Sappiate che quefià mattina credo efierc andata
male cosi lungo, e quasi incurabile. Onde intrati,
£*f
che noi fossimo in casa sua, questa donna ci
venne incontro allegrissima, dove che per prima
sempre stava lassa, e di mala voglia, e ridendo
disse, Io son guarita, et il perche vel dirò.
Sappiate che questà mattina credo essere andata
per

Zucchero rosato per li vermi