Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 01.djvu/16: differenze tra le versioni
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'''Chiesa di S. Michele Arcangiolo a San Salvi.''' — Le memorie di questa chiesa si collegano completamente con quelle del monastero al quale era annessa; quindi l'origine sua deve riferirsi all'XI secolo. Ha la forma comune ad altre chiese Vallombrosane e segnatamente a quella della Badia di Montescalari, a croce latina con abside rettangolare. Rimaste intatte le antiche linee perimetrali, l'interno della chiesa subì nondimeno una completa trasformazione per l’aggiunta di nuovi e pesanti altari e per l’applicazione di una stuoja a volta che sostenuta da arcate nasconde la vecchia tettoja a cavalletti. |
'''Chiesa di S. Michele Arcangiolo a San Salvi.''' — Le memorie di questa chiesa si collegano completamente con quelle del monastero al quale era annessa; quindi l'origine sua deve riferirsi all'XI secolo. Ha la forma comune ad altre chiese Vallombrosane e segnatamente a quella della Badia di Montescalari, a croce latina con abside rettangolare. Rimaste intatte le antiche linee perimetrali, l'interno della chiesa subì nondimeno una completa trasformazione per l’aggiunta di nuovi e pesanti altari e per l’applicazione di una stuoja a volta che sostenuta da arcate nasconde la vecchia tettoja a cavalletti. |
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All’esterno della chiesa è un portico edificato nel XVI secolo dalle Monache Vallombrosane le quali posero sulla facciata lo stemma di Papa Clemente |
All’esterno della chiesa è un portico edificato nel XVI secolo dalle Monache Vallombrosane le quali posero sulla facciata lo stemma di Papa Clemente VIII de’ Medici loro benefattore. |
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Sotto questo portico esistono, mal custodite, tanto che per interesse della loro conservazione dovrebbero essere trasferite |
Sotto questo portico esistono, mal custodite, tanto che per interesse della loro conservazione dovrebbero essere trasferite nell'interno della chiesa, diverse opere d’arte di notevole importanza, cioè: una statua rappresentante S. Umiltà, scultura del XIV secolo, quivi trasferita dal monastero di S. Giovanni Evangelista alla Porta a Faenza e tre bassorilievi di pietra rappresentanti S. Giovanni Gualberto, S. Michele Arcangiolo e S. Salvi, sculture di ''Benedetto da Rovezzano''. |
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Gualberto, S. Michele Arcangiolo e S. Salvi, sculture di ''Benedetto da Rovezzano''. |
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Nell’interno della chiesa sono da osservarsi: una tavola rappresentante S. Umiltà di ''Domenico da Passignano'', |
Nell’interno della chiesa sono da osservarsi: una tavola rappresentante S. Umiltà di ''Domenico da Passignano'', |
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la tavola dell’Adorazione dei Magi di scuola fiorentina |
la tavola dell’Adorazione dei Magi di scuola fiorentina del XVI secolo, il quadro del Presepio della maniera di |
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del XVI secolo, il quadro del Presepio della maniera di |
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''Andrea Del Sarto'', la tavola con Gesù Crocifisso, la Vergine |
''Andrea Del Sarto'', la tavola con Gesù Crocifisso, la Vergine |