Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, VII.djvu/51: differenze tra le versioni

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Ma peggio, peggio ancora; si mormora, e si dice
Ma peggio, peggio ancora; si mormora, e si dice
Che siate due rivali figliuola e genitrice,
Che siate due rivali figliuola e genitrice,
E che quel disonesto ridicolo ciarlone
E che quel disonesto ridicolo ciarlone
Voi misera instruisca in doppia professione.
Voi misera instruisca in doppia professione.
{{Al|{{sc|Isabella}}.}}Signor, mi maraviglio, io sono onesta figlia:
;Isabella.
Signor, mi maraviglio, io sono onesta figlia:
Moliere è un uom dabbene, e al mal non mi consiglia.
Moliere è un uom dabbene, e al mal non mi consiglia.
{{Al|{{sc|Pirlone}}.}}Non basta no, figliuola, il dire io vivo bene,
;Pirlone.
Non basta no, figliuola, il dire io vivo bene,
Ma riparar del tutto lo scandalo conviene.
Ma riparar del tutto lo scandalo conviene.
Ditemi, in confidenza, ma a non mentir badate.
Ditemi, in confidenza, ma a non mentir badate.
Voi stessa ingannerete, se me ingannar pensate.
Voi stessa ingannerete, se me ingannar pensate.
Il ciel, che tutto vede, m’inspira e a voi mi manda;
Il ciel, che tutto vede, m’inspira e a voi mi manda;
Il ciel colla mia bocca v’interroga e domanda:
Il ciel colla mia bocca v’interroga e domanda:
Avete per Moliere fiamma veruna in petto?
Avete per Moliere fiamma veruna in petto?
{{Al|{{sc|Isabella}}.}}(Mentire non degg’io). Signor, gli porto affetto.
;Isabella.
(Mentire non degg’io). Signor, gli porto affetto.
{{Al|{{sc|Pirlone}}.}}Buono, buono; seguite. Affetto di qual sorte?
;Pirlone.
Buono, buono; seguite. Affetto di qual sorte?
{{Al|{{sc|Isabella}}.}}Mi ha data la parola d’essere mio consorte.
;Isabella.
Mi ha data la parola d’essere mio consorte.
;Pirlone.
{{Al|{{sc|Pirlone}}.}}La madre v’acconsente?
La madre v’acconsente?
{{Al|{{sc|Isabella}}.|9}}La madre non sa nulla.
;Isabella.
{{Al|{{sc|Pirlone}}.}}Vi par che un tale affetto convenga a una fanciulla?
{{gap|9em}}La madre non sa nulla.
A una fanciulla onesta legarsi altrui non lice,
;Pirlone.
Se non l’accorda il padre, ovver la genitrice.
Vi par che un tale affetto convenga a una fanciulla?
Perchè non dirlo a lei?
A una fanciulla onesta legarsi altrui non lice,
{{Al|{{sc|Isabella}}.|9}}Perchè.. perchè so io.
Se non l’accorda il padre, ovver la genitrice.
{{Al|{{sc|Pirlone}}.}}Figliuola, non temete; v’è noto il zelo mio.
Perchè non dirlo a lei?
{{Al|{{sc|Isabella}}.}}Perchè mia madre ancora... oimè!
;Isabella.
{{Al|{{sc|Pirlone}}.|13}}Via presto, dite.
{{gap|9em}}Perchè.. perchè so io.
{{Al|{{sc|Isabella}}.}}Ama Moliere anch’essa.
;Pirlone.
{{Al|{{sc|Pirlone}}.|9}}Oh ciel!<ref>Bett.: ''Oh dei!''</ref> Voi m’atterrite.
Figliuola, non temete; v’è noto il zelo mio.
Oh perfido Moliere! Oh uomo senza legge!
;Isabella.
E il ciel non ti punisce? E il ciel non ti corregge?
Perchè mia madre ancora... oimè!
Fuggite, figlia mia, fuggite un uom tale,
;Pirlone.
Pria che la sua immodestia vi faccia un peggior male.
{{gap|13em}}Via presto, dite.
{{Al|{{sc|Isabella}}.}}Ma come da Moliere potrei allontanarmi?
;Isabella.
Son povera fanciulla, desio d’accompagnarmi.
Ama Moliere anch’essa.
;Pirlone.
{{gap|9em}}Oh ciel!<ref>Bett.: ''Oh dei!''</ref> Voi m’atterrite.
Oh perfido Moliere! Oh uomo senza legge!
E il ciel non ti punisce? E il ciel non ti corregge?
Fuggite, figlia mia, fuggite un uom tale,
Pria che la sua immodestia vi faccia un peggior male.
;Isabella.
Ma come da Moliere potrei allontanarmi?
Son povera fanciulla, desio d’accompagnarmi.
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