Pagina:Alfieri, Vittorio – Tragedie, Vol. I, 1946 – BEIC 1727075.djvu/266: differenze tra le versioni

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nella rovina di un fellon tua figlia.
nella rovina di un fellon tua figlia.
;Virg.o
VlRG.O Me la puoi... render... tu?
Me la puoi... render... tu?
;Appio
;Appio
Se a Icilio torla
Se a Icilio torla
tu vuoi.
tu vuoi.
;Virg.o
VlRG.O Glie la giurai.
Glie la giurai.
;Appio
;Appio
Sciorratti ei stesso,
Sciorratti ei stesso,
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se d’Icilio non è: d’Icilio sposa,
se d’Icilio non è: d’Icilio sposa,
far io non posso che con lui non pera.
far io non posso che con lui non pera.
;Virg.o
VlRG.O ... Misero padre!... A che son io ridotto?...
... Misero padre!... A che son io ridotto?...
{{ct|c=scena|SCENA TERZA}}
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{{ct|c=personaggi|Appio.}}
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— Roman, pur troppo, egli è. —Tremar potrebbe
— Roman, pur troppo, egli è. — Tremar potrebbe
Appio stesso, se Roma in se chiudesse
;Appio
molti cosi. Ma due, non piú, son l’alme
stesso, se Roma in se chiudesse
molti cosi. Ma due, non più, son l’alme
degne dell’ira mia: canuto, e padre,
degne dell’ira mia: canuto, e padre,
è l’un; possenti ceppi: inciampo all’altro
è l’un; possenti ceppi: inciampo all’altro
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vi avanza, e breve egli è, deh! donne, alquanto
vi avanza, e breve egli è, deh! donne, alquanto
spiccatevi dal torbido corteggio,
spiccatevi dal torbido corteggio,
da cui, più ch’util, può tornarven danno. —
da cui, piú ch’util, può tornarven danno. —
Giudice qui per or non sono: ascolta,
Giudice qui per or non sono: ascolta,
</poem>
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Piè di pagina (non incluso)Piè di pagina (non incluso)
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<references/></div>