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SCENA TERZA
Creonte, Antigone, Argia, Guardie.
Creon, Che più s’indugia? ancor di morte al campo
costei non giunse ? Oh ! che mai veggo ? ;Argia
seco è? che fu? chi le accoppiò? — Di voi
qual mi tradisce?
- Antig.
I tuoi, di te men crudi,
concesso n’han brevi momenti. A caso
qui c’incontrammo: io corro al campo, a morte;
non t’irritar, Creonte. Opra pietosa,
giust’opra fai, serbando in vita Argia.
- Argia
Creonte, deh! seco mi lascia...
- Antig.
Ah! fuggi,
pria che in lui cessi la pietà.
- Creon.
Si tragga
- Argia
primiera al suo destino...
- Argia
Ahi crudi !
Svellermi voi?...
- Antig.
L’ultimo amplesso dammi.
- Creon.
Stacchisi a forza; si strappi, strascinisi:
tosto, obbedite, io ’l voglio. Itene.
- Argia
Oh cielo !
Non ti vedrò più mai?...
- Antig.
Per sempre,... addio...
SCENA QUARTA
Creonte, Antigone, Guardie.
- Creon.
Or, per quest’altra parte, al campo scenda
costei... Ma no. — Donde partissi, or tosto
si riconduca: entrate. — Odimi, Ipséo.1 —
- ↑ Gli favella alcune parole all’orecchio