Pagina:Alfieri, Vittorio – Tragedie, Vol. I, 1946 – BEIC 1727075.djvu/221: differenze tra le versioni

Phe-bot (discussione | contributi)
Alex_brollo: split
(Nessuna differenza)

Versione delle 06:20, 16 ott 2019

SCENA TERZA


Creonte, Antigone, Argia, Guardie.


Creon, Che più s’indugia? ancor di morte al campo
costei non giunse ? Oh ! che mai veggo ? ;Argia
seco è? che fu? chi le accoppiò? — Di voi
qual mi tradisce?

Antig.

I tuoi, di te men crudi,
concesso n’han brevi momenti. A caso
qui c’incontrammo: io corro al campo, a morte;
non t’irritar, Creonte. Opra pietosa,
giust’opra fai, serbando in vita Argia.

Argia

Creonte, deh! seco mi lascia...

Antig.

Ah! fuggi,
pria che in lui cessi la pietà.

Creon.

Si tragga

Argia

primiera al suo destino...

Argia

Ahi crudi !
Svellermi voi?...

Antig.

L’ultimo amplesso dammi.

Creon.

Stacchisi a forza; si strappi, strascinisi:
tosto, obbedite, io ’l voglio. Itene.

Argia

Oh cielo !
Non ti vedrò più mai?...

Antig.

Per sempre,... addio...

SCENA QUARTA


Creonte, Antigone, Guardie.


Creon.

Or, per quest’altra parte, al campo scenda
costei... Ma no. — Donde partissi, or tosto
si riconduca: entrate. — Odimi, Ipséo.1

  1. Gli favella alcune parole all’orecchio