Pagina:Salgari - I pescatori di trepang.djvu/153: differenze tra le versioni
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Era già trascorsa un’ora senza che fosse accaduto alcunchè di straordinario, quando Cornelio credette di vedere una massa oscura attraversare rapidamente il fiume, descrivendo una parabola assai allungata. Si era staccata da un grande albero situato sulla sponda destra ed era scomparsa sotto i boschi della sponda opposta. |
Era già trascorsa un’ora senza che fosse accaduto alcunchè di straordinario, quando Cornelio credette di vedere una massa oscura attraversare rapidamente il fiume, descrivendo una parabola assai allungata. Si era staccata da un grande albero situato sulla sponda destra ed era scomparsa sotto i boschi della sponda opposta. |
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— Wan-Horn, hai veduto? chiese, raccogliendo precipitosamente il fucile. |
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— Non ho veduto nulla, nè udito nulla, signor Cornelio rispose il marinaio. |
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— M’è passata dinanzi agli occhi una cosa nera, che non ho potuto ben distinguere. |
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— Sarà stato un uccello. |
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— No, Wan-Horn, era grosso assai e non aveva le forme d’un volatile. |
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— Che cosa volete che sia? |
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— Non lo so, ma se fosse qualche proiettile inviatoci dai papuasi? |
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— Non fanno uso che di frecce e di lance, signor Cornelio... |
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— Lo so, ma... guarda! |
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Una massa nera, un’altra senza dubbio, si era staccata da un albero della sponda destra, aveva attraversato il fiume con uno strano dondolìo, producendo una lieve corrente d’aria ed era scomparsa fra le piante dell’opposta riva. |
Una massa nera, un’altra senza dubbio, si era staccata da un albero della sponda destra, aveva attraversato il fiume con uno strano dondolìo, producendo una lieve corrente d’aria ed era scomparsa fra le piante dell’opposta riva. |
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— L’hai veduta, Horn? chiese Cornelio. |
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— Sì, e so cos’era. |
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— Un proiettile? |
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— No, signor Cornelio, era uno di quei volatili che i malesi chiamano ''kubung'', noi gatti o volpi volanti e gli scienziati ''galeopithecus'', se non erro. |
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