Pagina:Zibaldone di pensieri VII.djvu/233: differenze tra le versioni

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<section begin="1" /><!--{{ZbPagina|4280}}-->neri nell’isola di Cuba hanno diritto di forzar per giudizio i loro padroni a venderli ad altri, in caso di mali trattamenti. Vedi il ''Nuovo Ricoglitore'', loc. cit. qui sopra, p. 175. Cosí appunto gli schiavi aveano il diritto τοῦ πρᾶσιν αἰτεῖν presso gli Ateniesi, dov’erano meglio trattati che in alcun’altra parte di Grecia. Vedi {{AutoreCitato|Isaac Casaubon|Casaubon}}., ''ad Athenae''., l. VI, c. 19, init (Recanati, 15 aprile, dí di Pasqua, 1827).
<section begin="1" /><!--{{ZbPagina|4280}}-->neri nell’isola di Cuba hanno diritto di forzar per giudizio i loro padroni a venderli ad altri, in caso di mali trattamenti. Vedi il ''Nuovo Ricoglitore'', loc. cit. qui sopra, pag. 175. Cosí appunto gli schiavi aveano il diritto τοῦ πρᾶσιν αἰτεῖν presso gli ateniesi, dov’erano meglio trattati che in alcun’altra parte di Grecia. Vedi {{AutoreCitato|Isaac Casaubon|Casaubon}}., ''ad Athenae''., l. VI, c. 19, init. (Recanati, 15 aprile, dí di Pasqua, 1827).




{{ZbPensiero|4280/3}} Dico altrove che la moderna pronunzia francese distrugge ed annulla bene spesso l’imitativo che aveva il suono della parola in latino, e in cui spesso consisteva tutta la ragione di essa parola. Il simile si dee dire di altre voci che la lingua francese ha da altre lingue che la latina, ovvero sue proprie ed originali. ''Miauler, miaulement'' parole espressive della voce del gatto, nella lor forma scritta (e però primitiva) hanno una perfettissima imitazione, nella pronunziata che ne rimane? Ognuno che abbia udito una sola volta il verso del gatto, sa che esso è ''mià'' e non ''miò''; e dirà imitativo l’italiano ''miagolare'' (o sia questo originato dal francese, o viceversa, o l’uno <section end="1" /><section begin="2" />{{ZbPagina|4281}} e l’altro nati indipendentemente dalla natura), e corrotto affatto il francese ''miauler, miaulement'' (noi diciamo ''miao'' o ''gnao'', come anche ''gnaulare'', e non già ''gnolare''). Gli spagnuoli ''maullar'' o ''mahullar, maullido, maullamiento, mau'' (16 aprile, Lunedí di Pasqua, 1827).
{{ZbPensiero|4280/3}} Dico altrove che la moderna pronunzia francese distrugge ed annulla bene spesso l’imitativo che aveva il suono della parola in latino, e in cui spesso consisteva tutta la ragione di essa parola. Il simile si dee dire di altre voci che la lingua francese ha da altre lingue che la latina, ovvero sue proprie ed originali. ''Miauler, miaulement'' parole espressive della voce del gatto, nella lor forma scritta (e però primitiva) hanno una perfettissima imitazione nella pronunziata che ne rimane? Ognuno che abbia udito una sola volta il verso del gatto, sa che esso è ''mià'' e non ''miò''; e dirà imitativo l’italiano ''miagolare'' (o sia questo originato dal francese, o viceversa, o l’uno <section end="1" /><section begin="2" />{{ZbPagina|4281}} e l’altro nati indipendentemente dalla natura), e corrotto affatto il francese ''miauler, miaulement'' (noi diciamo ''miao'' o ''gnao'', come anche ''gnaulare'', e non già ''gnolare''). Gli spagnuoli ''maullar'' o ''mahullar, maullido, maullamiento, mau'' (16 aprile, lunedí di Pasqua, 1827).




{{ZbPensiero|4281/1}} ''Miauler'' franc. ''maullar'' o ''mahullar'' spagnuolo - ''mia-g-olare''.
{{ZbPensiero|4281/1}} ''Miauler'' francese, ''maullar'' o ''mahullar'' spagnuolo ''mia-g-olare''.