Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1912, XIV.djvu/402: differenze tra le versioni

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Isidoro.+ (E intanto non si desina). Signore, un cavaliere
Isidoro.+ (E intanto non si desina). Signore, un cavaliere
Può andar liberamente.
Può andar liberamente.
Ferramondo.+ Conosco il mio dovere.
Ferramondo.+8 Conosco il mio dovere.
Correggere un par mio temerità si chiama;
Correggere un par mio temerità si chiama;
Ma non andrò, se prima non sappialo la dama.
Ma non andrò, se prima non sappialo la dama.
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{{Ct|t=1.5|v=1|SCENA IX.}}
{{Ct|t=1.5|v=1|SCENA IX.}}
{{Ct|v=1|Don Carolina e don Ferramondo.}}
{{Ct|v=1|''Don'' {{Sc|Berto}} ''e don'' {{Sc|Ferramondo}}.}}
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{{poem t|
Carolina.+ Signor, se andar volete, per me non dico nulla;
Berto.+ Signor, se andar volete, per me non dico nulla;
Spiacemi che con essa vie l’altra, che fanciulla.
Spiacemi che con essa vi è l’altra, ch’è fanciulla.
Ferramondo.+ So il mio dover, vi dico; non vo sì arditamente.
Ferramondo.+ So il mio dover, vi dico; non vo sì arditamente.
Con donne in ogni stato io tratto onestamente.
Con donne in ogni stato io tratto onestamente.
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Discolo di costume un militar si crede;
Discolo di costume un militar si crede;
L’accesso di mal animo a un giovin si concede;
L’accesso di mal animo a un giovin si concede;
E poi a chi sa fìngere contegno ed umiltà,
E poi a chi sa fingere contegno ed umiltà,
In casa si permette talor la libertà.
In casa si permette talor la libertà.
Non dico non vi sieno degli uomini dabbene,
Non dico non vi sieno degli uomini dabbene,
Ma prima di fidarsi, conoscerli conviene.
Ma prima di fidarsi, conoscerli conviene.
In noi temer si suole l’ardir, la presunzione;
In noi temer si suole l’ardir, la presunzione;
In lor temer si deve l’ inganno e la finzione.
In lor temer si deve l’inganno e la finzione.
Carolina.+ {{Ids|(Parla ben, parla bene. Un militar cosi)|r}}
Berto.+ (Parla ben, parla bene. Un militar così
Parlar non ho più inteso). Oh, mia nipote è qui.
Parlar non ho più inteso). Oh, mia nipote è qui.
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{{Ct|t=1.5|v=1|SCENA X.}}
{{Ct|t=1.5|v=1|SCENA X.}}
{{Ct|v=1|Donna Placida, don Isidoro e detti.}}
{{Ct|v=1|''Donna'' {{Sc|Placida}}, ''don'' {{Sc|Isidoro}} ''e detti''.}}
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{{poem t|
Placida.+ Oh signor capitano!
Placida.+ Oh signor capitano!
Ferramondo Scusatemi, signora,
Ferramondo.+7 Scusatemi, signora,
Se incautamente io scelsi al mio dover quest’ora.
Se incautamente io scelsi al mio dover quest’ora.
E ver che mi fu detto, ma la credea una favola,
È ver che mi fu detto, ma la credea una favola,
Che innanzi al mezzogiorno da voi si desse in tavola.
Che innanzi al mezzogiorno da voi si desse in tavola.
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<references/></div>