Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1912, XIV.djvu/370: differenze tra le versioni

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Carolina.+ {{Ids|(Eccola; chi direbbe sotto quell’umil ciglio)|r}}
Berto.+ {{Ids|(Eccola; chi direbbe sotto quell’umil ciglio)|r}}
Tanta malizia fossevi, e tanto rio consiglio?) {{Ids|(da sè)|r}}
Tanta malizia fossevi, e tanto rio consiglio?) {{Ids|(da sè)|r}}
Placida.+ Serva, signore zio.
Placida.+ Serva, signore zio.
Carolina.+ Nipote, vi saluto.
Berto.+7 Nipote, vi saluto.
Vi dirò in due parole di voi che ho risoluto.
Vi dirò in due parole di voi che ho risoluto.
Placida.+ Sì, signor, comandate, solo obbedirvi aspiro.
Placida.+ Sì, signor, comandate, solo obbedirvi aspiro.
Carolina.+ Vo’, fin che siete vedova, che andiate in un ritiro.
Berto.+ Vo’, fin che siete vedova, che andiate in un ritiro.
Placida.+ {{Ids|(Capisco donde viene cotal risoluzione.)|r}}
Placida.+ (Capisco donde viene cotal risoluzione.
Il fingere opportuno deluda la finzione). {{Ids|(da sè)|r}}
Il fingere opportuno deluda la finzione). {{Ids|(da sè)|r}}
Carolina.+ (Mi par che non le comodi). {{Ids|(da sè)|r}}
Berto.+ (Mi par che non le comodi). {{Ids|(da sè)|r}}
Placida.+ In verità, signore,
Placida.+11 In verità, signore,
Dar non mi potevate consolazion maggiore.
Dar non mi potevate consolazion maggiore.
Moglie fui per mio danno, il mondo ho già provato,
Moglie fui per mio danno, il mondo ho già provato,
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Spero nel mio ritiro un vivere beato.
Spero nel mio ritiro un vivere beato.
Mi si aprano le porte.
Mi si aprano le porte.
Carolina.+ (Son rimasto incantato), {{Ids|(da sè)|r}}
Berto.+8 (Son rimasto incantato), {{Ids|(da sè)|r}}
Placida.+ Signor, padre amoroso non siete di me sola,
Placida.+ Signor, padre amoroso non siete di me sola,
Ma di Luigia ancora, d’amore a voi figliuola.
Ma di Luigia ancora, d’amore a voi figliuola.
Fate ch’ella non meno, fuggendo ogni deliro,
Fate ch’ella non meno, fuggendo ogni deliro,
Venga meco a godere la pace del ritiro.
Venga meco a godere la pace del ritiro.
Carolina.+ Fanciulla... giovinetta... direi, a parer mio,
Berto.+ Fanciulla... giovinetta... direi, a parer mio,
Fosse meglio educata in casa dello zio.
Fosse meglio educata in casa dello zio.
Placida.+ Oh, in questo perdonate. Ho pratica del mondo.
Placida.+ Oh, in questo perdonate. Ho pratica del mondo.
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Che un uom che ha sue faccende, di ciò sa poco o nulla,
Che un uom che ha sue faccende, di ciò sa poco o nulla,
E che maggior custodia esige una fanciulla.
E che maggior custodia esige una fanciulla.
Carolina.+ E ver, ma in luogo mio, a custodirla viene
Berto.+ È ver, ma in luogo mio, a custodirla viene
Un certo don Anselmo, ch’è uom saggio e dabbene.
Un certo don Anselmo, ch’è uom saggio e dabbene.
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