Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1912, XIV.djvu/363: differenze tra le versioni

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Poichè labbro gentile che di sue lodi onora,
Poichè labbro gentile che di sue lodi onora,
Anche un terreno sterile, anche un vii campo infiora.
Anche un terreno sterile, anche un vil campo infiora.
Placida.+ Sedete, se vi aggrada.
Placida.+ Sedete, se vi aggrada.
Fausto.+ Seder non si concede
Fausto.+8 Seder non si concede
Al servo, allor che stassi la sua signora in piede.
Al servo, allor che stassi la sua signora in piede.
Placida.+ Ambi sediamo. {{Ids|(siede)|r}}
Placida.+ Ambi sediamo. {{Ids|(siede)|r}}
Fausto.+ Un cenno puote obbligarmi a farlo.
Fausto.+6 Un cenno puote obbligarmi a farlo.
Placida.+ Sempre gentil don Fausto.
Placida.+ Sempre gentil don Fausto.
Fausto.+ Arrossisco, e non parlo.
Fausto.+10 Arrossisco, e non parlo.
Placida.+ Dunque sperar possiamo che vinti ed avviliti
Placida.+ Dunque sperar possiamo che vinti ed avviliti
GÌ’indocili avversari non tentino altre liti.
Gl’indocili avversari non tentino altre liti.
Fausto.+ Vivete pur sicura, sotto i legali auspici
Fausto.+ Vivete pur sicura, sotto i legali auspici
Godrete in lieta pace, godrete i dì felici;
Godrete in lieta pace, godrete i dì felici;
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Fausto.+ Far parte altrui dovete d’un più ricco tesoro.
Fausto.+ Far parte altrui dovete d’un più ricco tesoro.
Placida.+ Di che? Non vi capisco.
Placida.+ Di che? Non vi capisco.
Fausto.+ Spirto a virtute amico
Fausto.+9 Spirto a virtute amico
Può quel che dire intendo, capir da quel ch’io dico.
Può quel che dire intendo, capir da quel ch’io dico.
Pur se vi sembra arcano di mie parole il nodo,
Pur se vi sembra arcano di mie parole il nodo,
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Placida.+ No, don Fausto, credetemi, non voglio più arrischiarmi
Placida.+ No, don Fausto, credetemi, non voglio più arrischiarmi
A violentar un cuore per obbligo ad amarmi.
A violentar un cuore per obbligo ad amarmi.
Fausto.+ Obbligo tal sarebbe si dolce e fortunato,
Fausto.+ Obbligo tal sarebbe dolce e fortunato,
Che alcun desiar non puote d’esserne dispensato.
Che alcun desiar non puote d’esserne dispensato.
Placida.+ E ben, se alcun mi crede degna di qualche affetto,
Placida.+ E ben, se alcun mi crede degna di qualche affetto,
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