Pagina:Albini - Il figlio di Grazia, Milano, Vallardi, 1898.djvu/19: differenze tra le versioni

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Ma nel cielo sereno e freddo di quella mattina di Natale, Grazia non vide passare le rondini; esse sono andate lontano, lontano, a cercar il caldo e le rose al di là del mare.
Ma nel cielo sereno e freddo di quella mattina di Natale, Grazia non vide passare le rondini; esse sono andate lontano, lontano, a cercar il caldo e le rose al di là del mare.


. Eccolo, invece, l’abitatore del freddo cielo delle Alpi, delle rupi scoscese su cui non si ferma la neve! Gli occhi acuti di Grazia lo vedono lassù, in alto, in alto.... Tutto tace intorno, smorzato da quella gran nevicata, e le pare d’essere sola al mondo, lei nella sua casetta e quell’aquila lassù, e prova uno sbigottimento.
Eccolo, invece, l’abitatore del freddo cielo delle Alpi, delle rupi scoscese su cui non si ferma la neve! Gli occhi acuti di Grazia lo vedono lassù, in alto, in alto.... Tutto tace intorno, smorzato da quella gran nevicata, e le pare d’essere sola al mondo, lei nella sua casetta e quell’aquila lassù, e prova uno sbigottimento.


«Che cosa mi porti? che cosa mi porti, o aquila, dal cielo?» mormora.
«Che cosa mi porti? che cosa mi porti, o aquila, dal cielo?» mormora.
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