Pagina:Zibaldone di pensieri VII.djvu/205: differenze tra le versioni
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<section begin="1" /><!--{{ZbPagina|4257}}-->composte con tutt’altra mira, con tutt’altro spirito (almen principale) che il desiderio di fama letteraria (non ancora in uso, né desiderata), o pur di altre ricompense letterarie; il desiderio di fare una bella opera di letteratura, di arte di scrivere (Recanati, 17 marzo 1827). |
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{{ZbPensiero|4257/6}} ''Sugo is - sugare''. {{AutoreCitato|Accademia della Crusca|Crusca}}. Vedi {{AutoreCitato|Egidio Forcellini|Forcellini}} |
{{ZbPensiero|4257/6}} ''Sugo is - sugare''. {{AutoreCitato|Accademia della Crusca|Crusca}}. Vedi {{AutoreCitato|Egidio Forcellini|Forcellini}}. |
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{{ZbPensiero|4257/7}} ''Uomo'' o |
{{ZbPensiero|4257/7}} ''Uomo'' o ''cosa aggiustata, aggiustatamente, aggiustatezza'' ec. |
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{{ZbPensiero|4257/8}} ''Falco-faucon, falcone'' ec. Vedi spagnuolo |
{{ZbPensiero|4257/8}} ''Falco-faucon, falcone'' ec. Vedi spagnuolo, Forcellini ec. ''Mugir-meugler, meuglement'' o ''beugler, beuglement. Flocon. Violette''. |
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{{ZbPensiero|4257/10}} Noi diciamo ''rondinella'' (o ''rondinetta'') per vezzo, e in verso e in prosa |
{{ZbPensiero|4257/10}} Noi diciamo ''rondinella'' (o ''rondinetta'') per vezzo, e in verso e in prosa; cosí i nostri antichi scrittori: e val quanto ''rondine'' né piú né meno. Non è ancor positivato, cioè non ha perduto il suo sentimento vezzeggiativo; ma può esser esempio di come l’hanno perduto gli altri diminutivi di animali e di piante, a forza di usarsi cosí semplicemente in cambio del positivo, andato a poco a poco, bene spesso, in disuso (19 marzo, festa di S. Giuseppe, 1827). Cosí ''pecorella'' ec. ec. I francesi dicono già ''hirondelle'' positivo, anticamente ''aronde''. |
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{{ZbPensiero|4257/11}}Lodasi senza fine il gran magisterio della natura, l’ordine incomparabile dell’universo. Non si hanno parole sufficienti a commendarlo. Or che ha egli, perch’ei possa dirsi lodevole? Almen tanti mali, quanti beni; almen tanto di cattivo, quanto di buono; tante cose che vanno male, quante che camminan bene. Dico <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|4258}} cosí per non offender le orecchie, e non urtar<section end=2 /> |
{{ZbPensiero|4257/11}}Lodasi senza fine il gran magisterio della natura, l’ordine incomparabile dell’universo. Non si hanno parole sufficienti a commendarlo. Or che ha egli, perch’ei possa dirsi lodevole? Almen tanti mali, quanti beni; almen tanto di cattivo, quanto di buono; tante cose che vanno male, quante che camminan bene. Dico <section end="1" /><section begin="2" />{{ZbPagina|4258}} cosí per non offender le orecchie, e non urtar<section end="2" /> |