Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, IX.djvu/207: differenze tra le versioni
Modifica pagina via js |
Nessun oggetto della modifica |
||
Intestazione (non inclusa): | Intestazione (non inclusa): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{RigaIntestazione|||195}} |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
⚫ | |||
⚫ | |||
⚫ | |||
{{Sc|Fra}} tutte le Commedie da me sinora composte, starei per dire essere questa la più morale, la più utile, la più istruttiva. Sembrerà ciò essere un paradosso a chi soltanto vorrà fermarsi a considerare il carattere della ''Locandiera'', e dirà anzi non aver io dipinto altrove una donna più lusinghiera, più pericolosa di questa. Ma chi rifletterà al carattere e agli avvenimenti del Cavaliere, troverà un esempio vivissimo della presunzione avvilita, ed una scuola che insegna a fuggire i pericoli, per non soccombere alle cadute. |
|||
⚫ | |||
Mirandolina fa altrui vedere come s’innamorano gli uomini. Principia a entrar in grazia del disprezzator delle donne, secondandolo nel modo suo di pensare, lodandolo in quelle cose che lo compiacciono, ed eccitandolo perfino a biasimare le donne istesse. Superata con ciò l’avversione che aveva il Cavaliere per essa, principia a usargli delle attenzioni, gli fa delle finezze studiate, mostrandosi lontana dal volerlo obbligare alla gratitudine. Lo visita, lo serve in tavola, gli parla con umiltà e con rispetto, e in lui veggendo scemare la ruvidezza, in lei s’aumenta l’ardire. Dice delle tronche parole, avanza degli sguardi, e senza ch’ei se ne avveda, gli dà delle ferite mortali. Il pover’uomo conosce il pericolo, e lo vorrebbe fuggire, ma la femmina accorta con due lagrimette l'arresta, e con uno svenimento l’atterra, lo precipita, l’avvilisce. Pare impossibile, che in poche ore un Uomo possa innamorarsi a tal segno: un uomo, aggiungasi, disprezzator delle donne, che mai ha seco loro trattato; ma appunto per questo più facilmente egli cade, perchè sprezzandole senza conoscerle, e non sapendo quali sieno le arti loro, e dove fondino la speranza de’ loro trionfi, ha creduto che bastar gli dovesse a difendersi la sua avversione, ed ha offerto il petto ignudo ai colpi dell’inimico. |
|||
FRA tutte le Commedie da me sinora composte, starei per |
|||
dire essere questa la più morale, la più utile, la più istruttiva. |
|||
Sembrerà ciò essere un paradosso a chi soltanto vorrà fermarsi a |
|||
considerare il carattere della Locandiera, e dirà anzi non aver io |
|||
dipinto altrove una donna più lusinghiera, più pericolosa di questa. |
|||
Ma chi rifletterà al carattere e agli avvenimenti del Cavaliere, tro- |
|||
verà un esempio vivissimo della presunzione avvilita, ed una scuola |
|||
che insegna a fuggire i pericoli, per non soccombere alle cadute. |
|||
⚫ | |||
Mirandolina fa altrui vedere come s’innamorano gli uomini. |
|||
Principia a entrar in grazia del disprezzator delle dorme, secon- |
|||
dandolo nel modo suo di pensare, lodandolo in quelle cose che |
|||
lo compiacciono, ed eccitandolo perfino a biasimcue le donne istesse. |
|||
Superata con ciò l’avversione che aveva il Cavaliere per essa, |
|||
principia a usargli delle attenzioni, gli fa delle finezze studiate, mo- |
|||
strandosi lontana dal volerlo obbligare alla gratitudine. Lo visita, |
|||
lo serve in tavola, gli parla con umiltà e con rispetto, e in lui veg- |
|||
gendo scemare la ruvidezza, in lei s’aumenta l’ardire. Dice delle |
|||
tronche parole, avanza degli sguardi, e senza ch’ei se ne avveda, |
|||
gli dà delle ferite mortali. Il pover’uomo conosce il pericolo, e lo |
|||
vorrebbe fuggire, ma la femmina accorta con due lagrimette Y ar- |
|||
resta, e con uno svenimento l’atterra, lo precipita, l’avvilisce. Pare |
|||
impossibile, che in poche ore un Uomo possa innamorarsi a tal |
|||
segno : un uomo, aggiungasi, disprezzator delle donne, che mai ha |
|||
seco loro trattato ; ma appunto per questo più facilmente egli cade, |
|||
perchè sprezzandole senza conoscerle, e non sapendo quali sieno |
|||
le arti loro, e dove fondino la speranza de’ loro trionfi, ha creduto |
|||
che bastar gli dovesse a difendersi la sua avversione, ed ha of- |
|||
ferto il petto ignudo m colpi dell’inimico. |
|||
lo medesimo diffidava quasi a principio di vederlo innamorato |
|||
⚫ |