Pagina:I Duelli Mortali Del Secolo XIX, Battistelli, 1899.djvu/297: differenze tra le versioni

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sfida con insolenze, per metterle quaggiù all’ombra del componimento amichevole.
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sfida con insolenze, per metterle quaggiù all’ombra del com¬
Rifiutate da me le ''spiegazioni'', per non battersi lui, quest’originale vuol far batter me coi miei padrini! Ma ai miei carissimi amici Niccolini e {{AutoreCitato|Ettore Socci|Socci}} io non avevo e non ho altro che da dir ''grazie!'' e di cuore, una volta ch’essi aveano ''ufficialmente fatto sapere, per lettera, al {{AutoreCitato|Ferruccio Macola|Macola}}, e scritto a me che ritenevano'' «''le trattative pel componimento non riuscite''» e perciò declinavano il mandato.
ponimento amichevole.

Rifiutate da me le spiegazioni , per non battersi lui,
Avuto da essi questo annunzio e poichè il Macola domandava «o spiegazione o via delle armi,» non restava più, mi sembra, che quest’ultimo corso del dilemma. Ed è li che io lo aspettavo, noti per cattiveria, nè per gusto o voglia di fare il 32.° duello, ma solo per insegnargli a far l’uomo serio e non disturbare chi non ha tempo da perdere.
quest’originale vuol far batter me coi miei padrini ! Ma ai

miei carissimi amici Niccolini e Socci io non avevo e non
Cosa fa invece il deputato Macola? La sua strana insistenza mi obbliga a completare il racconto.
ho altro che da dir grazie! e di cuore, una volta ch’essi

aveano ufficialmente fatto sapere , per lettera, al Macola ,
Rifiutati da me gli accordi, vado la stessa sera del 28 alla posta della Camera e trovo una lettera che dalla soprascritta riconosco di carattere di Macola! (Usai il riguardo di non parlar di questo nella mia precedente; ma poichè il Macola nelle lettere alla ''Tribuna'' e al ''Don Chisciotte'' allude di nascosto al fatto, e se ne serve ''senza dire la verità'', mi sento da riguardi prosciolto). Riconosciuto il carattere e la provenienza sull’esterno della busta, ''senza aprirla'', scrivo che il deputato {{AutoreCitato|Felice Cavallotti|Cavallotti}} ''non può ricevere per lettera comunicazioni di nessun genere'' e la rimetto all’impiegato da restituire al Macola.
e scritto a me che ritenevano « le trattative pel componi¬

mento non riuscite » e perciò declinavano il mandato.
Per un uomo che «aveva avvisato gli ''onorevoli Anzani e Donati di tenersi pronti''» era venuto, mi pare, il momento di adoperarli.
Avuto da essi questo annunzio e poiché il Macola doman¬

dava « o spiegazione o via delle armi, » non restava più,
Nossignori, di lì a dieci minuti, l’on. Donati (il cortese intermediario di cui ieri parlavo) mi raggiunge per dirmi, a nome di Macola, che ''mi pregava a ricevere la lettera da me respintagli'', assicurandomi, sotto la sua parola, di lui Donati, che la lettera era tutt’altro che offensiva. Preso atto di ciò, per riguardo al collega e preavvertendolo che tenevo lui responsabile se una parola men corretta nella lettera si trovasse, presi dalle sue mani la lettera e l’apersi.
mi sembra, che quest’ultimo corso del dilemma. Ed è li che
io lo aspettavo, noti per cattiv'eria, nè per gusto o .voglia di
fare il 32.° duello, ma solo per insegnargli a far l’uomo serio
c non disturbare chi non ha tempo da perdere.
Cosa fa invece il deputato Macola? La sua strana insi¬
stenza mi obbliga a completare il racconto.
Rifiutati da me gli accordi, vado la stessa sera del 28
alla posta della Camera e trovo una lettera che dalla sopra-
scritta riconosco di carattere di Macola ! (Usai il riguardo
di non parlar di questo nella mia precedente ; ma poiché il
Macola nelle lettere alla Tribuna e ai Don Chisciotte allude
di nascosto al fatto, e se ne serve senza dire la verità, mi
sento da riguardi prosciolto). Riconosciuto il carattere e la
provenienza sull 1 esterno della busta, senza aprirla , scrivo
che il deputato Cavallotti non può ricevere per lettera co¬
municazioni di nessun genere e la rimetto all’ impiegato da
restituire al Macola.
Per un uomo che « aveva avvisato gli onorevoli Anzani
e Donati di tenersi pronti » era venuto, mi pare, il momento
di adoperarli.
Nossignori, di lì a dieci minuti, l’on. Donati (il cortese
intermediario di cui ieri parlavo) mi raggiunge per dirmi,
a nome di Macola, che mi pregava a ricevere la lettera da
me respintagli, assicurandomi, sotto la sua parola, di lui
Donati, che la lettera era tutt’altro che offensiva. Preso atto
di ciò, per riguardo al collega e preavvertendolo che tenevo
lui responsabile se una parola men corretta nella lettor
trovasse, presi dàlie sue mani a eA>eva e