Pagina:Salgari - Il Re dell'Aria.djvu/250: differenze tra le versioni
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quel demonio nel suo corpo? Giungiamo in buon punto per liberare quel povero transatlantico. Ah, mio caro, hai da fare ora con corazze e con buoni cannoni! — |
quel demonio nel suo corpo? Giungiamo in buon punto per liberare quel povero transatlantico. Ah, mio caro, hai da fare ora con corazze e con buoni cannoni! — |
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Si volse verso l’ufficiale di rotta, il quale aspettava i suoi ordini insieme al capo timoniere. |
Si volse verso l’ufficiale di rotta, il quale aspettava i suoi ordini insieme al capo timoniere. |
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— Trepoff. |
— Trepoff. |
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— Un uomo a prova di nervi: benissimo. — |
— Un uomo a prova di nervi: benissimo. — |
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Mentre l’ufficiale si chinava sulla bocca del portavoce per ripetere l’ordine in macchina, il baronetto si rivolse nuovamente al capo dell’artiglieria. |
Mentre l’ufficiale si chinava sulla bocca del portavoce per ripetere l’ordine in macchina, il baronetto si rivolse nuovamente al capo dell’artiglieria. |
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— Telefonate, — gli disse, — ai capi dei pezzi delle torri da 203 che sino a nuovo ordine debbano sempre tirare con granate-mine col maggior alzo possibile, ed ai capi delle torri da 305 di non far fuoco senza mio ordine espresso. |
— Telefonate, — gli disse, — ai capi dei pezzi delle torri da 203 che sino a nuovo ordine debbano sempre tirare con granate-mine col maggior alzo possibile, ed ai capi delle torri da 305 di non far fuoco senza mio ordine espresso. |
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Ed ora vediamo come saprà cavarsela questo signor Re dell’Aria! — |
Ed ora vediamo come saprà cavarsela questo signor Re dell’Aria! — |
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Il ''Tunguska'' s’avanzava a tutto vapore verso il transatlantico, il quale rimaneva sempre immobile, non osando forse sfuggire alle minacce della terribile macchina volante, la quale non cessava di descrivere, sopra di lui, ad un’altezza di circa un migliaio di metri, dei giri vertiginosi ora discendenti ed ora ascendenti. |
Il ''Tunguska'' s’avanzava a tutto vapore verso il transatlantico, il quale rimaneva sempre immobile, non osando forse sfuggire alle minacce della terribile macchina volante, la quale non cessava di descrivere, sopra di lui, ad un’altezza di circa un migliaio di metri, dei giri vertiginosi ora discendenti ed ora ascendenti. |
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