Pagina:I Duelli Mortali Del Secolo XIX, Battistelli, 1899.djvu/48: differenze tra le versioni
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{{Pt|zione|convenzione}} anteriore, intenzione comune, reciprocità e simultaneità d’attacco e di difesa; e che un tale combattimento, quando succede con eguali probabilità per le due parti, senza slealtà, senza perfidia, non può entrare in alcuno dei casi contemplati dalla legge». |
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zione anteriore, intenzione comune, reciprocità e simulta¬ |
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neità d’attacco e di difesa ; e che un tale combattimento, |
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quando succede con eguali probabilità per le due parti, senza |
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«il duello, in sè stesso, non costituisce un crimine, nè un delitto; solamente i suoi risultati cadono sotto le previsioni della legge penale; infatti non si può supporre che il legislatore abbia voluto riconoscere in ogni cittadino il giudice o il vendicatore della propria querela, dando a ciascuno il diritto di vita e di morte sugli altri e creare, così, nello Stato, una inesauribile sorgente di odii e di vendette». |
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slealtà, senza perfidia, non può entrare in alcuno dei casi con¬ |
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templati dalla legge ». |
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Il procuratore generale, le conclusioni del quale erano state contrariate, ricorse in Cassazione, ma senza riescita, perchè: «Treins fu il provocatore, perchè Treins sparò per primo; perchè, malgrado le insistenze dei presenti, fece fuoco ad una distanza talmente corta da essere quasi certa la morte dell’avversario; perchè queste circostanze, così riconosciute, fanno emigrare il combattimento singolare in discussione fuori dalla classe dei duelli che non sono stati compresi tra i fatti qualificati crimini e puniti dalle leggi attualmente in vigore». |
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che posò questo principio : |
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E mentre nel caso Treins il duello veniva qualificato crimine, perchè era avvenuto a una distanza ''troppo ridotta'', quello di L.... con H.... fu giudicato delitto, perchè uno dei duellanti aveva mirato più del consueto. Per ciò che si riferisce a Durré, risulta che fu mandato alle Assise, dalla Corte reale di Aix, «per aver tirato su Roqueplane in un momento in cui egli, Durré, non correva più pericolo di sorta». |
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« il duello, in sè stesso, non costituisce un crimine, nè |
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un delitto ; solamente i suoi risultati cadono sotto le previ¬ |
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sioni della legge penale; infatti non si può suppórr#che il |
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legislatore abbia voluto riconoscere in ogni cittadino il giu¬ |
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dice o il vendicatore della propria querela, dando a ciascuno |
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''1829. {{AutoreCitato|Alphonse Signol|Signol}} e l’ufficiale di guardia al teatro; {{AutoreCitato|Charles Dovalle|Dovalle}}-Mira.'' — Da {{AutoreCitato|Jules Janin|Jules Janin}} tolgo questo duello luttuoso avvenuto nel 1829. |
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il diritto di vita e di morte sugli altri e creare, cosi, nello |
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Stato, una inesauribile sorgente di odii e di vendette ». |
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Il procuratore generale, le conclusioni del quale erano |
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state contrariate, ricorse in Cassazione, ma senza riescita, |
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perchè : « Treins fu il provocatore, perchè Treins sparò per |
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primo ; perchè, malgrado le insistenze dei presenti, fece fuoco |
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ad una distanza talmente corta da essere quasi certa la morte |
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dell’avversario ; perchè queste circostanze, cosi riconosciute, |
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fanno emigrare il combattimento singolare in discussione fuori |
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dalla classe dei duelli che non sono stati compresi tra i fatti |
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qualificati crimini e puniti dalle leggi attualmente in vigore ». |
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E mentre nel caso Treins il duello veniva qualificato cri¬ |
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mine, perchè era avvenuto a una distanza troppo ridotta, |
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quello di L.... con H.... fu giudicato delitto, perchè uno dei |
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duellanti aveva mirato più del consueto. Per ciò che si ri¬ |
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ferisce a Durré, risulta che fu mandato alle Assise, dalla |
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Corte reale di Aix, « per aver tirato su Roqueplane in un |
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momento in cui egli, Durré, non correva più pericolo di |
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sorta ». |
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1829. Signol e l'ufficiale di guardia al teatro; Lcrallc- |
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Mira. — Da Jules Janin tolgo questo duello luttuoso av¬ |
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venuto nel 1829. |