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(Nessuna differenza)

Versione delle 22:50, 2 lug 2019

8 tavolozza

     25Ah! chiudi le domestiche
pareti, o giovinetto:
sul nido tuo non aliti
l’aura del mondo infetto,
bevi in pace e in silenzio
30al tuo nappo dorato;
là fuor de’ tuoi carnefici
Echeggia l’ululato!

Bevi al tuo nappo e i cantici
svolgi che il ciel ti spira,
35ma sia sommesso ed umile
il suon della tua lira,
nessun s’arresti a coglierne
le note alle tue soglie:
presto si muor la mammola
40se al margin suo si toglie.

     Guarda la folla, o giovine!
È una stoltezza o un fallo
là, fra i curvi che incensano
l’ara del dio metallo,
45ogni altro culto; e copresi
di sogghigni immortali
chi, col fango battendosi,
tenta di metter l’ali.

     Come il selvaggio, indocile
50del prete alle parole,
del suo Cristo beffavasi
e gli additava il Sole,
così, se canti i palpiti
di un’alma ardente o stanca,
55costor dinnanzi spieganti
un biglietto di banca!