Pagina:Neera - Profili, impressioni e ricordi, Cogliati, 1920.djvu/60: differenze tra le versioni

 
(Nessuna differenza)

Versione attuale delle 13:59, 2 lug 2019

54 Profili, Impressioni e Ricordi

quello che doveva essere l’avvenire d’Italia. Occorse che un branco di barbari si levasse in armi contro le nazioni civili perchè dai rivi di sangue e dai mucchi di cadaveri l’ideale del grande italiano prendesse consistenza di fatto e i traviati del materialismo si avvedessero finalmente che la sola via di salvezza era quella indicata nella preghiera di Mazzini: «Signore, salvaci, oh! Salvaci dalla morte dell’anima!»

Ora il nome di Mazzini appare in tutti gli scritti che si occupano del nostro risveglio patriottico; un’onda di idealismo ha sollevato i cuori dei nostri giovani, essi riconoscono l’opera fecondatrice del profeta ed apostolo il quale predicò non solo col verbo, ma fu nella vita uno degli esemplari più alti e più puri della razza umana. E’ una gloria imperitura per Genova l’aver dato i natali ai due uomini che più poeticamente e idealmente rappresentarono le aspirazioni dell’Italia: l’Aedo impersonato nella bionda giovinezza di Goffredo Mameli; il Veggente, Mazzini, dalla figura austera, dall’occhio profondo, scrutatore. Giorgio Sand venendo in Italia non oserebbe più definire Genova con questo giudizio sommario: Rien qu’a se mettre à la fenêtre on se sent devenir pain de sucre, caisse de savon ou paquet de chandelles.

Gli uomini del tempo di Mazzini nutriti di una fede ardente, volte le forze del pensiero alle misere condizioni della patria, vivevano di timori e di speranze che affinavano il loro modo di