Pagina:Poemetti allegorico-didattici del secolo XIII, 1941 – BEIC 1894103.djvu/168: differenze tra le versioni

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Ipodromio si è lo loco undecimo, {{O|70|al}}
Ipodromio si è lo loco undecimo, {{O|70|al}}
là dove vegno l'acque per condotti;
là dove vegno l’acque per condotti;
la cucina si sta in luoco duodecimo,
la cucina si sta in luoco duodecimo,
ov'arde cera a li mangiar far cotti;
ov’arde cera a li mangiar far cotti;
e non si conta in più gradi ch'i' esimo.
e non si conta in più gradi ch’i’ esimo.
Torniam al loco ove son li disdotti,
Torniam al loco ove son li disdotti,
là dove son l'intagli e le pinture:
là dove son l’intagli e le pinture:
èvi la rota che dà l'avventure,
èvi la rota che dà l’avventure,
che tai fa regi e tai pover arlotti.
che tai fa regi e tai pover arlotti.


Nel mezzo de la volta è 'l Deo d'Amore, {{O|71|al}}
Nel mezzo de la volta è ’l Deo d’Amore, {{O|71|al}}
che tiene ne la destra mano un dardo,
che tiene ne la destra mano un dardo,
ed avvisa qualunque ha gentil core,
ed avvisa qualunque ha gentil core,
e fierelo, che mai non ha riguardo;
e fierelo, che mai non ha riguardo;
ed havi donne di grande valore,
ed havi donne di grande valore,
che 'nnamorãr del suo piacente sguardo:
che ’nnamorãr del suo piacente sguardo:
quiv'è chi per amor portò mai pena,
quiv’è chi per amor portò mai pena,
quiv'è Parigi co la bell'Alena,
quiv’è Parigi co la bell’Alena,
e chi mai 'nnamorò, per tempo o tardo.
e chi mai ’nnamorò, per tempo o tardo.


La bella Pollissena v'è piagente, {{O|72|al}}
La bella Pollissena v’è piagente, {{O|72|al}}
quand'Accillesse la prese ad amare;
quand’Accillesse la prese ad amare;
e la regina Didon v'è piangente,
e la regina Didon v’è piangente,
quand'Eneasse si partìo per mare,
quand’Eneasse si partío per mare,
che d'una spada si fedìo nel ventre,
che d’una spada si fedío nel ventre,
quando le vele li vide collare;
quando le vele li vide collare;
e la bell'Isaotta e 'l buon Tristano,
e la bell’Isaotta e ’l buon Tristano,
come li sorprese est'Amor vano,
come li sorprese est’Amor vano,
che molti regni ha già fatti disfare.
che molti regni ha già fatti disfare.


Evi la bella Ginevra regina, {{O|73|al}}
Evi la bella Ginevra regina, {{O|73|al}}
ed evv'apresso messer Lancialotto;
ed evv’apresso messer Lancialotto;
èvi Bersenda e Mideia e Lavina,
èvi Bersenda e Mideia e Lavina,
Pantassaleia regina, del tutto,
Pantassaleia regina, del tutto,
com'Amor le tenne in sua catena,
com’Amor le tenne in sua catena,
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