Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo III.djvu/354: differenze tra le versioni

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III. Ora Tulliano di Venanzio, originario di Roma e potentissima appo i Bruzj ed i Lucani, presentossi al duce e lamentate in prima le angherie commesse dal cesariano esercito contro gl'Italiani, terminò dicendo che se col tempo avvenire si praticasse qualche tratto di clemenza a pro loro, egli tal renderebbe soggette ed obbidienti le due provincie all'imperatore che indurrebbele sino a pagargli tributo come per lo innanzi, non essendosi fatte di proprio volere ligie de' barbari e questi ariani, ma costrette dalla nemica preponderanza e soprattutto provocate dalle offese delle truppe di lui ; qui avuta ferma promessa che l'esercito comporterebbesi generosamente cogli Italiani, assemblò sue genti a quelle bizantine. Cosi da quinci io poi ai nostri cessò ogni timore per rispetto della penisola, e tutto il suolo di qua dal seno Ionico fu amico e suggetto a Giustiniano.
III. Ora Tulliano di Venanzio, originario di Roma e potentissimo appo i Bruzj ed i Lucani, presentossi al duce e lamentate in prima le angherie commesse dal cesariano esercito contro gl'Italiani, terminò dicendo che se col tempo avvenire si praticasse qualche tratto di clemenza a pro loro, egli tal renderebbe soggette ed obbidienti le due provincie all'imperatore che indurrebbele sino a pagargli tributo come per lo innanzi, non essendosi fatte di proprio volere ligie de' barbari e questi ariani, ma costrette dalla nemica preponderanza e soprattutto provocate dalle offese delle truppe di lui ; qui avuta ferma promessa che l'esercito comporterebbesi generosamente cogli Italiani, assemblò sue genti a quelle bizantine. Cosi da quinci io poi ai nostri cessò ogni timore per rispetto della penisola, e tutto il suolo di qua dal seno Ionico fu amico e suggetto a Giustiniano.


IV. Totila uditone spedisce trecento eletti barbari a Capua coll'ordine di seguire da presso le truppe di Giovanni, allorché queste incautamente di là movessero alla volta di Roma; del resto ei provvederebbe ad ogni cosa. Laonde il duce imperiale nel timore di nemico improvviso scontro, dimesso il pensiero di raggiugnere Belisario , si portò in quel de' Bruzj e de' Lucani. Annoveravano i barbari tra suoi un Recimero, personaggio famoso , alla testa di alcuni militi rafforzati da grossa turma di trafuggitori maurusii e romani, e posto dal re a guardia dei Bruzj, acciocché presidiando lo stretto Scilleo e tutto quel littorale, nessuno potesse di là farsi nella Sicilia, o da questa {{Pt|navi-|}}
IV. Totila uditone spedisce trecento eletti barbari a Capua coll'ordine di seguire da presso le truppe di Giovanni, allorché queste incautamente di là movessero alla volta di Roma; del resto ei provvederebbe ad ogni cosa. Laonde il duce imperiale nel timore di nemico improvviso scontro, dimesso il pensiero di raggiugnere Belisario , si portò in quel de' Bruzj e de' Lucani. Annoveravano i barbari tra suoi un Recimero, personaggio famoso , alla testa di alcuni militi rafforzati da grossa turma di trafuggitori maurusii e romani, e posto dal re a guardia dei Bruzj, acciocché presidiando lo stretto Scilleo e tutto quel littorale, nessuno potesse di là farsi nella Sicilia, o da questa {{Pt|navi-|}}