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{{Pt|delsa|Valdelsa}}. Furono i Carlini che spendendovi notevolmente ebbero cura di ampliare e di abbellire questa loro gradita residenza che con nuovi acquisti corredarono di un ampio possedimento. De’ Carlini fu qui lungamente ospite il fecondo e geniale pittore ''Giovanni da S. Giovanni'' il quale adornò l’edifizio di molte opere sue. Dipinse in modo vaghissimo la volta della cappella, effigiò i padroni della villa ed i loro figli ed in una sala fece un fregio di originale composizione e di fattura squisita: tutti questi lavori che si conservano tuttora, sono da annoverarsi fra le opere più vigorose e più gaje compiute da quel valentissimo artista<ref>{{smaller|In un libro di ricordi di casa Carlini che potei esaminare, grazie alla cortesia del defunto sig. Giovanni De Saint-Seigne sono diverse interessanti notizie relative alla villa di Casale. La villa fu rifabbricata quasi del tutto nel 1560 e corredata di comodi annessi. Per gli usi del giardino si costruì un gran serbatojo capace di 40.000
delsa. Furono i Carlini che spendendovi notevolmente ebbero
cura di ampliare e di abbellire questa loro gradita
residenza che con nuovi acquisti corredarono di un ampio
possedimento. De’ Carlini fu qui lungamente ospite il fecondo
e geniale pittore Giovanni da S. Giovanni il quale
adornò l’edilìzio di molte opere sue. Dipinse in modo vaghissimo
la volta della cappella, effigiò i padroni della
villa ed i loro figli ed in una sala fece un fregio di originale
composizione e di fattura squisita: tutti questi
lavori che si conservano tuttora, sono da annoverarsi fra
le opere più vigorose e più gaje compiute da quel valentissimo
artista (1). All’estinzione della famiglia Carlini, la
villa passò per eredità nella famiglia De Saint-Seigne.
Casale - Villa De Saint-Seigne. — Un’altra villa poco
distante da quella principale possedettero i Carlini e questa
pure fin da tempi antichi ebbe il nome di Casale. Tale
villa era ai primi del xv secolo della famiglia Franceschi
del Lion Rosso ed appartenne a quel Ser Luca di Fran
cesco celebre oratore dell’università della Mercanzia. Dai
Sindaci dell’eredità giacente di Giovan Francesco di Pagolo,
la comprò nel 1535 Andrea di Pagolo Carnesecchi i
cui eredi la rivendevano nel 1548 ad Antonio di Pietro
Galli. Matteo di Niccolò Carlini, che già possedeva l’altra
villa di Casale, acquistava nel 1560 anche questa dal giu(1)
In nn libro di ricordi di casa Carlini che potei esaminare,
grazie alla cortesia del defunto sig. Giovanni De Saint-Seigne sono
diverse interessanti notizie relative alla villa di Casale. La villa fu
rifabbricata quasi del tutto nel 1560 e corredata di comodi annessi.
Per gli usi del giardino si costruì un gran serbatojo capace di 40.030
barili d’acqua, e su di esso si creò un grande stanzone che servì ad
barili d’acqua, e su di esso si creò un grande stanzone che servì ad
uso di teatro. Nel 161S Giovanni da San Giovanni dipinse molte cos^
uso di teatro. Nel 1615 Giovanni da San Giovanni dipinse molte cose
belle. È notevole questo ricordo dei lavori condotti da quell’artista
belle. È notevole questo ricordo dei lavori condotti da quell’artista
per la famiglia Carlini: «Bicordo come il 1° martedì dopo Ognissanti,
per la famiglia Carlini: «Ricordo come il 1° martedì dopo Ognissanti,
a dì 6 di novembre 1618 da M.o Giovanni Mannozzi da S. Giovanni
a dì 6 di novembre 1618 da M.o Giovanni Mannozzi da S. Giovanni
pittore stimato, fu lasciato finito un ritratto intero a olio della Justina mia carissima figlia lavorato da lui a Casale e cavato in parte da un altro ritratto fatto a fresco pure da lui due mesi innanzi alla morte sua, nella cappella di Casale a somiglianza d’un angiolino e per recognizione et gratitudine riceve da me lire 35 quasi più diss’egli per amorevolezza che per pagamento, essendo egli stato in due volte 15 giorni da me a Casale.»}}</ref> All’estinzione della famiglia Carlini, la villa passò per eredità nella famiglia De Saint-Seigne.
pittore stimato, fu lasciato finito un ritratto intero a olio della Justina

mia carissima figlia lavorato da lui a Casale e cavato in parte
'''Casale''' - ''Villa De Saint-Seigne''. — Un’altra villa poco distante da quella principale possedettero i Carlini e questa pure fin da tempi antichi ebbe il nome di Casale. Tale villa era ai primi del XV secolo della famiglia Franceschi del Lion Rosso ed appartenne a quel Ser Luca di Francesco celebre oratore dell’università della Mercanzia. Dai Sindaci dell’eredità giacente di Giovan Francesco di Pagolo, la comprò nel 1535 Andrea di Pagolo Carnesecchi i cui eredi la rivendevano nel 1548 ad Antonio di Pietro Galli. Matteo di Niccolò Carlini, che già possedeva l’altra villa di Casale, acquistava nel 1560 anche questa dal {{Pt|giu-|}}
da un altro ritratto fatto a fresco pure da lui due mesi innanzi alla
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morte sua, nella cappella di Casale a somiglianza d’un angiolino e
per recognizione et gratitudine riceve da me lire 85 quasi più diss’egli per amorevolezza che per pagamento, essendo egli stato in due
volte 15 giorni da me a Casale.»
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