Pagina:Ariosto, Ludovico – Orlando furioso, Vol. I, 1928 – BEIC 1737380.djvu/100: differenze tra le versioni

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avea veduto il duca a me salire,
avea veduto il duca a me salire,
ma non giá conosciuto chi si fosse,
ma non giá conosciuto chi si fosse,
scorgendo l’atto del fratei, si mosse;
scorgendo l’atto del fratel, si mosse;


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S’era piú tardo o poco piú lontano,
S’era piú tardo o poco piú lontano,
non giugnea a tempo, e non faceva effetto.
non giugnea a tempo, e non faceva effetto.
— Ah misero fratei, fratello insano
— Ah misero fratel, fratello insano
(gridò), pere’hai perduto l’intelletto,
(gridò), perc’hai perduto l’intelletto,
ch’una femina a morte trar ti debbia?
ch’una femina a morte trar ti debbia?
ch’ir possan tutte come al vento nebbia!
ch’ir possan tutte come al vento nebbia!
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Cerca far morir lei, che morir merta,
Cerca far morir lei, che morir merta,
e serva a pili tuo onor tu la tua morte.
e serva a piú tuo onor tu la tua morte.
Fu d’amar lei, quando non t’era aperta
Fu d’amar lei, quando non t’era aperta
la fraude sua: or è da odiar ben forte,
la fraude sua: or è da odiar ben forte,
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quanto sia meretrice, e di che sorte.
quanto sia meretrice, e di che sorte.
Serba quest’arme che volti in te stesso,
Serba quest’arme che volti in te stesso,
a far dinanzi al re tal fallo espresso. —
a far dinanzi al re tal fallo espresso. —


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Quando si vede Ariodante giunto
Quando si vede Arïodante giunto
sopra il fratei, la dura impresa lascia;
sopra il fratel, la dura impresa lascia;
ma la sua intenz’ion da quel ch’assunto
ma la sua intenzïon da quel ch’assunto
avea giá di morir, poco s’accascia.
avea giá di morir, poco s’accascia.
Quindi si leva, e porta non che punto,
Quindi si leva, e porta non che punto,
ma trapassato il cor d’estrema ambascia;
ma trapassato il cor d’estrema ambascia;
pur finge col fratei, che quel furore
pur finge col fratel, che quel furore
non abbia piú, che dianzi avea nel core.
non abbia piú, che dianzi avea nel core.
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